Sienasociale.it ha incontrato il nuovo Provveditore della Misericordia di Siena, Paolo Almi. La missione a servizio della collettività, l’altruismo e le difficoltà del volontariato
Pochi mesi da Provveditore: le prime sensazioni. Quali sono le principali criticità e i punti di forza.
“In tre mesi ci si può fare un’idea ancora più chiara dell’ampiezza e della complessità di tutte le attività dell’Arciconfraternita. È difficile coordinare tutto, affrontare i continui imprevisti di ogni tipo; d’altra parte è comprensibile che questi possano accadere, data la numerosità e diversità delle attività. Dalla gestione del Camposanto Monumentale a quella del trasporto sanitario di emergenza e ordinario. Fino alla protezione civile. Dall’emporio solidale al punto di ascolto e al volontariato penitenziario, dalle sezioni dislocate nel territorio alla casa di riposo, alle questioni igienico – sanitarie. Da alcuni anni, in primo piano, c’è la ristrutturazione della ex Salus, che ha trovato grossi ostacoli di varia natura”.
“I punti di forza sono la presenza di una struttura ormai consolidata, con un personale che posso definire affezionato alla Misericordia, a cominciare dal Segretario Generale, di un Magistrato (il nostro cda, con altri 8 componenti, oltre a me, tutti volontari) che si interessa di tutto, dall’organizzazione di tutti i servizi, agli immobili, all’amministrazione, al culto, alle attività sociali, alla casa di riposo e soprattutto i Volontari che, in mezzo a tante difficoltà, riescono a manifestare il loro attaccamento all’Istituzione e a mantenere le loro motivazioni e il loro spirito di servizio a favore delle persone e della comunità. Vorrei anche sottolineare le prime realizzazioni dell’applicazione del codice del terzo settore, con la coprogrammazione e coprogettazione proprio nell’ambito di Si-sienasociale”.
Crisi del volontariato. Sono davvero pochi i volontari? Come fare per incentivare il loro “reclutamento”.
“I Volontari non sono mai abbastanza, perché i bisogni e le richieste aumentano continuamente, con le trasformazioni della società e delle realtà del mondo sanitario. Personalmente, sarei molto felice se riuscissi a trasmettere un sincero desiderio di vera fratellanza tra gli stessi vecchi e nuovi volontari e se la quotidiana, silenziosa testimonianza dei primi rappresentasse la più forte motivazione per i secondi e per chiunque altro volesse avvicinarsi alla nostra Istituzione”.
Tra pochi giorni il Palio. La Misericordia sarà nuovamente impegnata “sul campo”. Quali risorse utilizzerete e in che modo
“Da alcuni anni, esiste una “struttura nella struttura”: un gruppo nutrito di volontari, coordinati da uno di loro, storico, di consolidata competenza, che entra in pieno funzionamento una decina di giorni prima del Palio, affiancato da volontari e mezzi di altre Misericordie più o meno vicine fisicamente, alcune ormai costantemente presenti anche da fuori provincia.
Quale messaggio si sente di dare a chi ci legge?
“Vorrei trasmettere a tutti che la vita è anche impegno per gli altri, secondo uno spirito di fratellanza che è evangelico, ma anche di solidarietà umana e questo lo possiamo manifestare e realizzare appieno nelle associazioni di volontariato come la nostra. La concretezza dell’impegno personale poi, diventa la naturale conseguenza di una forza interiore che noi tutti possediamo”.
Sienasociale.it ringrazia il Provveditore per la disponibilità e tutta la Misericordia per l’impegno continuo e instancabile a servizio della collettività.