Sono stati tagliati, realizzati e cuciti a mano uno per uno i piccoli fiocchi rossi che, per tutta la settimana, saranno indossati dai collaboratori, dalle volontarie e dai volontari della Pubblica Assistenza Val d’Arbia di Monteroni per contribuire a testimoniare l’impegno per una cultura sempre più inclusiva e contraria ad ogni forma di violenza.
“Indossare un fiocco rosso – ci spiegano dalla Pubblica Assistenza Val d’Arbia – è un granello, il granello che può inceppare il meccanismo. I dati sembrano non lasciare scampo ma la violenza non è un destino. Non esiste una metà del cielo inferiore: è un impegno che portiamo avanti ogni giorno indossando la nostra divisa, per educare e ingentilire, prestare attenzione e incoraggiare.”
La giornata internazionale contro la violenza sulle donne si celebra ogni anno il 25 novembre ed è stata istituita dall’Onu nel 1999, in ricordo delle tre sorelle Mirabal, deportate, violentate e uccise il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana. Gli ultimi report delle istituzioni sul tema parlano di un femminicidio ogni tre giorni, restituendoci statistiche per le quali circa una donna su tre nel mondo ha subito violenza nella sua vita. Ogni forma di violenza, che sia verbale, psicologica, fisica o economica, ha costi umani, sociali ed economici altissimi.
“Non possiamo continuare – concludono le volontarie – ad essere spettatrici e spettatori inermi di una guerra mai dichiarata.”
Emilia Di Gregorio
Sienasociale.it invita tutte le realtà del terzo settore a prendere come esempio la Pubblica Assistenza Val d’Arbia: un fiocco rosso non costa nulla ma è simbolo di alta valenza