Loro sono Leo, Silvia e Sara. Tre giovanissimi amici che nel loro tempo libero prestano servizio come volontari presso la Misericordia di Poggibonsi. Hanno 24, 27 e 32 anni ma sono già molto presenti sul territorio e sensibili alle tematiche legate al sociale e per dare voce alle loro buone azioni, hanno dato il via al progetto “STAPPA… perché riciclare aiuta il sociale”.
Si tratta di riciclare tappi di plastica, flaconi di detersivo, flaconi di sapone liquido (plastiche HDPE) e consegnarli presso la loro sede. L’idea pioniera, nata presso la Misericordia di Campi Bisenzio, è potuta divenire realtà anche nel nostro territorio, grazie al benestare del Governatore della Misericordia di Poggibonsi, Vallis Berti, e grazie a questi tre giovani pieni di entusiasmo e buona volontà che, fin da subito, hanno anche avuto il supporto di tutti i volontari dell’associazione.
Approvato il progetto, infatti, i tre ragazzi hanno subito preso contatto con alcuni istituti scolastici locali (una scuola materna ed un istituto superiore), proponendo l’idea e raccogliendo immediatamente il consenso assoluto. Sono state coinvolte, oltreché il corpo insegnanti e collaboratori, anche le famiglie degli studenti, che hanno partecipato attivamente e tempestivamente.
In un tempo relativamente breve, infatti, sono stati raccolti ben 290kg di materiale plastico che Leo, Silvia e Sara hanno provveduto a consegnare ad un Centro di recupero plastiche di Montemurlo, ricevendo in cambio una quota in denaro.
Il progetto non ha scadenza, ma anzi, si spera in un riscontro sempre più numeroso e corposo. L’obiettivo, oltreché (ri)dare vita alla plastica trasformandola in altre cose utili del quotidiano (e quindi non vederla sparsa per l’ambiente e per i nostri mari) è quello di raccogliere del denaro per acquistare materiale socio – sanitario (stampelle, sedie a rotelle..) e poterlo dare in prestito d’uso alle persone che vertono in difficoltà economica e sociale.
I nostri tre giovani intraprendenti si sono avvicinati al mondo della Misericordia soprattutto per motivi personali, ma la scelta di diventare poi soccorritori è stata semplicemente una conseguenza per aver trovato un ambiente solidale, ospitale ed unito che, nel momento del bisogno, li ha accolti a braccia aperte.
Sara consiglia di entrare a far parte del mondo del volontariato perché “è un bell’ambiente e ci sono delle persone per cui fare volontariato fa crescere interiormente”; in Silvia invece questa volontà è nata nel periodo del Covid perché – dice – “volevo intervenire e dare una mano a chi ne aveva bisogno” e poi perché ha vissuto personalmente un brutto evento che l’ha segnata profondamente; Leo invece perché la sua tesi di Laurea – fatta in collaborazione con l’ospedale Meyer di Firenze – aveva come obiettivo quello di ricreare la trachea in silicone per bambini affetti da tracheobroncomalacia al fine di facilitare i medici chirurghi nella fase di training e pre-operazione; “questa idea mi ha dato la consapevolezza di poter essere utile e quindi ho deciso di intraprendere il corso di soccorritore di livello avanzato”.
Tutti e tre condividono l’aspetto positivo della condivisione, affermando che l’equipe con cui si lavora è estremamente importante sia per il supporto ad anziani o giovani che hanno bisogno d’aiuto e sia come insegnamento personale e confronto quotidiano, che vedono come un valore aggiunto.
Parole ricche di calore, di speranza e di unione.
Terremo monitorata l’iniziativa ed allo stesso tempo faremo il tifo per questa squadra di ingegnosi e volenterosi ragazzi!
Non resta quindi che unirci anche noi, abbracciando le loro idee, le loro iniziative e condividendole il più possibile. Si può contattare la sede della Misericordia di Poggibonsi per la raccolta del materiale plastico e contribuire, con piccoli gesti a dare una mano al prossimo.
E …anzi, come dicono Leo, Silvia e Sara .. “MANI CHE AIUTANO AD AIUTARE”!
Stefania Ingino