A Pasqua e Pasquetta i nostri consigli per “scoprire” tesori di arte, cultura e storia. A 2 passi da casa nostra 2 “perle” raggiungibili anche da chi è in sedia a rotelle.
Montemassi (frazione di Roccastrada, in Provincia di Grosseto). Il borgo e il castello devono a Guidoriccio da Fogliano proprio a lui la loro fama, o meglio a Simone Martini, che nell’affresco “Guidoriccio da Fogliano all’assedio di Montemassi”, che si può ammirare nella sala del Mappamndo di Palazzo Pubblico a Siena, raffigura l’assedio posto dai senesi a questa roccaforte nel 1328. Le prime notizie dell’insediamento fortificato risalgono al X secolo, mentre poi diviene di proprietà della famiglia senese degli Aldobrandeschi (che avevano immensi beni fondiari in quella zona), per passare nel 1306 ai conti Pannocchieschi e poi, dopo l’assedio, alla Repubblica Senese. Oggi, dell’antico splendore, restano le mura due torrioni preminenti, molte feritoie e un panorama che ti porta lo sguardo a tutta la costa maremmana e alle isole (capito perché tutti lo volevano? Era un presidio difensivo di grande impatto)
Per cui potete andare a rivivere un “pezzo” di storia magari anche approfittando per fare una visita a Palazzo Pubblico, rivedere l’opera di Simone Martini e poi paragonare Montemassi com’era e com’è. Oppure fare il contrario: ammirate il Guidoriccio e poi, quando sarete a Montemassi, immergetevi con la fantasia nella storia e rivivete i giorni di gloria e di assedio.
Al borgo si arriva in auto e il castello è accessibile a famiglie con bambini e disabili. Purtroppo non è fruibile ancora (ma lo stanno adeguando) a chi ha disabilità motorie gravi (sedia a rotelle).
Il “Sito Transitorio” (“Site Transitoire”) è un monumento in pietra realizzato da Jean Paul Philippe nel 1993 e posto su un colle, al bivio di tre strade di campagna (volutamente: sappiamo bene la mitologia che sta dietro a ciò che viene posto ad un incrocio) fra Mucigliani e Leonina. E’ una porta sulle crete, una prospettiva definita da osservare, un punto preciso che l’artista ha voluto indicarci come lui stesso ha scritto: “installando quelle pietre, mi resi conto che disegnavano nella luce e nello spazio i limiti di una casa: una dimora senza mura e dalla soglia invisibile. A terra alcune lastre, una sedia per accogliere il passante, un banco, una finestra e per tetto la volta celeste”.
E davanti a quella porta (se potete aspettate il tramonto anche se solo al solstizio d’estate si vede il raggio perfetto del sole che attraversa il monumento) e seduti sul “trono” in pietra che l’artista ha collocato poco distante e vi torneranno alla mente i versi di Metastasio: “Dovunque il guardo giro, immenso dio, ti vedo, nell’ opre tue t’ammiro, ti riconosco in me“.
Il Sito Transitorio non è una moda ma uno stato d’animo.
Al Sito si arriva da Siena con la SS438 fino al bivio per Leonina dove ci si immette sulla strada bianca e si prosegue sempre diritto fino ad incontrare una prima serie di annessi abitativi sulla sinistra ed il Relais Leonina sulla destra.
Poi si trova, dopo circa 500 m, un nucleo abitato sulla destra per continuare sulla strada bianca e da lì dista poche centinaia di metri. Il percorso è adatto per famiglie e disabili (chi è dotato di sedie a rotelle elettriche lo raggiunge con facilità). Ma anche chi si ferma alle “Casacce” ed ha sedie a rotelle meno adatte gode di un panorama unico sulle crete e spostarsi lungo il tratto di strada pianeggiante. Ne varrà sempre la pena.
Maura Martellucci