Buona domenica miei piccoli amici!
Oggi vi parlerò di qualcosa che di sicuro avrete già sentito nominare dai grandi: lo “spreco alimentare”. Sapete cos’è? Conoscete il suo significato? Non preoccupatevi, Otaria la volontaria è qui con voi per cercare di spiegarvelo!
Con spreco si intende un qualcosa che è usato in modo eccessivo o ingiustificato, insomma, più del necessario e quando si parla di spreco alimentare si fa riferimento a tutto quel cibo, ancora commestibile, che viene buttato lungo tutta la catena di produzione e consumo che va dal produttore e arriva a noi consumatori. Questo pare che succeda soprattutto nei paesi ricchi, dove il cibo abbonda, mentre purtroppo esistono ancora oggi luoghi in cui la gente muore di fame. Ciò che spreca una parte del mondo, potrebbe essere sufficiente per sfamare l’altra… non vi sembra un gran peccato?
A questo punto la domanda è: cosa possiamo fare noi, nel nostro piccolo, per evitare questo spreco e tutto ciò che ne consegue? Tanto per cominciare, sarebbe bello imparare a comprare solo ciò che poi sappiamo che useremo, cercando di consumare tutto e non buttare via nulla. Troppo spesso, per esempio, certe cose rimangono nascoste in fondo al frigorifero e ci ricordiamo della loro presenza soltanto quando cominciamo a sentire qualche strano odorino… Altra cosa è quella di imparare a riutilizzare gli avanzi!
Lo sa bene Antonella Lomonaco, presidente dell’associazione Valdelsadonna, che con il suo libro “Est modus in rebus – Viaggio alla riscoperta della sobrietà e della filosofia del riuso in cucina”, edito da Ibiskos Ulivieri, invita tutti, attraverso curiose ricette sul riuso degli avanzi, a ritornare all’antica saggezza contadina del recupero (parola che ormai ci siamo scordati!) in cucina, ma non solo. Il volume è stato presentato alla Coop di Poggibonsi tempo fa, dando così modo di poter ragionare sulle cause che hanno portato il nostro pianeta allo stato attuale: la nostra Casa sta infatti soffrendo e il nostro modo di vivere ne è in gran parte responsabile. Ma non è mai troppo tardi per cambiare! Esistono infatti, anche nel nostro territorio, realtà che hanno cominciato a ragionare in modo compatibile con le esigenze dell’ambiente. Ne è un esempio un’azienda della Val d’Elsa che dà nuova vita agli scarti della propria produzione metalmeccanica, creando una bigiotteria in alluminio dal design originale!
Dobbiamo cominciare a cambiare radicalmente il nostro modo di pensare e quindi di agire, la Terra ha bisogno di noi, parola di Otaria!
Otaria la volontaria è il personaggio di Sienasociale.it Nata dalla splendida matita di Elisa Bigio, la nostra protagonista racconta le magnifiche storie di Elisa Mariotti e aiuta i più piccoli “ad entrare” nell’affascinante mondo del volontariato.
Le storie di Otaria le trovate, ogni domenica, su sienasociale.it…raccontatele ai cittini!