Quando raggiungo telefonicamente Simona, lei è appena tornata da una settimana di vacanza dalla riviera romagnola dove ha trascorso qualche giorno con la sua splendida e numerosa famiglia: “pensa che ogni cinque minuti ci fermavano per strada – mi racconta – perché la gente era perplessa ed incredula che potessero essere tutti figli nostri”. Eh sì, perché di questi tempi, la sua famiglia è veramente fuori dalla norma… vediamo perché!
Simona e Alfredo hanno scelto di avere cinque figli cosa rara e straordinaria ai giorni nostri e di questa scelta ne vanno fieri ed orgogliosi. Parliamo di Lorenzo 11 anni, i gemelli Andrea e Matteo 5 anni, Camilla 3 anni e la piccola Alice 1 anno, per i quali la giornata impegnativa, ma perfettamente organizzata, comincia molto presto “sveglia alle 7 – ci racconta Simona – e dopo colazione tutti insieme, si vestono, si lavano i denti ormai da soli e ognuno si prepara per la sua giornata: Lorenzo a scuola ed i gemelli all’asilo. Io resto con le piccole che giocano e interagiscono insieme. Alle 12 è ora di riprendere Andrea e Matteo, si ritorna a casa e pranziamo in una situazione in cui i più grandi aiutano i più piccoli; sono una squadra meravigliosa in cui c’è collaborazione e supporto continuo. Sono davvero molto fortunata”.
“Quando aspettavo i gemelli sono venuta a conoscenza tramite Facebook del gruppo de “le mamme di Marghe”. Margherita è una donna instancabile ed energica che organizza, tra le altre cose, sessioni di ginnastica in Fortezza a Siena, sia per donne in gravidanza e sia per mamme con bambini nei passeggini! Non perdevo un appuntamento perché oltre al beneficio di fare movimento, era divertente trovarsi e trascorrere del tempo insieme! Socializzare, condividere ed essere guidati in momenti delicati della vita e’ fondamentale”.
Ora Simona ha scelto di fare la mamma a tempo pieno lasciando il suo lavoro di estetista. Una scelta ammirevole ma altrettanto faticosa che la porta a dedicarsi totalmente ai suoi bimbi “amo portarli fuori all’aria aperta appena posso per farli giocare nei parchi; fortunatamente a Monteroni, dove vivo, ci sono molti giardini ed aree verdi in cui poterli accompagnare e vederli gioire in mezzo alla natura”. Anche Alfredo, suo marito, è un babbo attento e presente e quando il pomeriggio torna a casa dal lavoro, trova sempre il tempo per stare coi suoi ragazzi e portarli a fare sport o interagire con loro.
“A tavola non accendiamo neanche la televisione – dice Simona – perché si parla tanto, si condividono le cose fatte durante la giornata, ognuno ha da raccontare qualcosa e non c’è mai silenzio. Loro sanno che qualsiasi cosa viene data ad uno, automaticamente viene data anche agli altri… anche solo una mela, per esempio, si divide per cinque: uno spicchio ciascuno”.
Chiedo a Simona come vede il futuro per i suoi ragazzi “cerco e spero di educarli bene, anche se mi fanno molta paura i social network in cui si possono trovare mondi sconosciuti e pericolosi; secondo me con questo attaccamento alla tecnologia i ragazzi rischiano di rovinarsi l’adolescenza perché fanno fatica a socializzare e a stare insieme perdendo quella bella spensieratezza che la loro età merita di avere. Lorenzo, infatti, ha già cominciato a chiederci un cellulare tutto per sé ma per ora teniamo duro, pur sapendo che non potrà essere una scelta definitiva la nostra, ma solo una decisione ritardata il più possibile! Anche al mare, ad esempio, vedevo dei bimbi piccoli nel passeggino con il cellulare in mano e questa cosa mi sconvolgeva…”.
Entrambe concordiamo che l’educazione deve partire principalmente dalla famiglia in cui vivono e crescono i nostri figli, sottolineando l’importanza dei buoni esempi dati e della trasmissione dei valori quali la solidarietà, la condivisione e il rispetto. Mentre Simona mi racconta, sento i suoi bimbi in sottofondo che chiacchierano e la chiamano; quindi, la saluto ringraziandola per la disponibilità ma soprattutto per l’entusiasmo e la felicità che trapela, oltre che dalle parole che spende per i suoi figli, anche dal tono della sua voce, pieno di euforia.
Complimenti … e buona vita a questa famigliola esemplare!
Stefania Ingino