Pubblichiamo un recente post della regione Emilia Romagna. Qualcosa che potrebbe e dover “fare scuola” in tutta la penisola. Sapevate che in Emilia-Romagna in ogni momento ci sono più di 15mila persone pronte a salvarvi la vita?
Merito di Dae RespondER, l’applicazione di accesso pubblico alla defibrillazione che riunisce una rete di primi soccorritori occasionali diffusi da Piacenza a Rimini.
Persone come Lorenzo, un 22enne di Rimini volontario per la Croce Rossa, che pochi giorni fa ha salvato un camionista che aveva appena avuto un arresto cardiaco a pochi passi da casa del ragazzo. Arriva sul telefono la notifica, lui subito corre in strada, recupera dalla farmacia più vicina un defibrillatore portatile e presta il primo provvidenziale soccorso, nell’attesa dell’arrivo di un ambulanza.
O come Federico e Marco, due medici del 118 di Bologna che lo scorso fine settimana erano a Ferrara in libera uscita, per un festival dedicato allo street food, insieme a una collega dell’ospedale di Rovigo: sono a tavola, suona l’app e loro accorrono ad aiutare un altro professionista della sanità, Antonio, infermiere del Pronto soccorso di Cona, che stava praticando le prime manovre di soccorso a un uomo in arresto cardiaco improvviso.
Perché defibrillare entro 5 minuti dall’inizio dell’arresto cardiaco può portare le chance di sopravvivenza fino al 50-70%, mentre, se nessuno interviene, le probabilità calano del 10-12% per ogni minuto che passa: ecco che installare un app come Dae RespondER può davvero salvare vite.
Scopri come funziona su https://www.118er.it/dae
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