Se è vero che il teatro, per chi lo fa, per registi ed attori, ma, anche, per tutti coloro che vi lavorano, è un esercizio introspettivo, un modo per conoscersi e rapportarsi alla realtà attraverso molteplici punti di vista e prospettive, è altresì vero, in modo complementare, che lo è altrettanto per gli spettatori, per coloro che dinanzi al palco si trovano in scena 𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂, 𝒍𝒆 𝒗𝒊𝒕𝒆.

Si parla dunque di catarsi, nell’accezione greca del termine “purificazione” ed ha sempre avuto, dunque, un importante ruolo sociale perché rituale collettivo.

Oggi 𝒇𝒂𝒓𝒆 𝒕𝒆𝒂𝒕𝒓𝒐 o 𝒂𝒏𝒅𝒂𝒓𝒆 𝒂 𝒕𝒆𝒂𝒕𝒓𝒐 rientra in quelle attività che creano benessere e migliorano la qualità della vita sociale e personale.

Durante la stagione estiva sono molte le proposte di appuntamenti 𝑰𝒏 𝑻𝒆𝒂𝒕𝒓𝒐, ricchi calendari di opere messe in scena con fedeltà testuale o revisioni contemporanee, molte delle quali affrontano temi importati e caldi.

La proposta teatrale de 𝑰 𝑻𝒐𝒑𝒊 𝑫𝒂𝒍𝒎𝒂𝒕𝒂, Associazione Culturale, nata nel 2010 a Siena e attiva con moltissimi laboratori “Teatro, musica, letteratura, ma anche umanità, amicizia, convivialità.“ ( http://topidalmata.it/) SEI STATA PER QUALCHE ANNO L’UNICA VERITA, rientra in quelle opere teatrali ispirate a testi classici e rivisitate in chiave contemporanea.
“È uno spettacolo nato da un progetto di riscrittura della Medea di Euripide – ci dice il regista Gianluca Bonzani, sceneggiatore e drammaturgo di danza – racconta la distruzione di una coppia e quindi anche della distruzione di un mondo fatto di passato, di presente e di futuro. Medea e Giasone vengono rivisti sotto la chiave di Andrea e Greta, giovani che vivono la loro storia d’amore in una grande città in cui – sottolinea Bonzani – c’è un continuo rimando ai passeggi che hanno conosciuto insieme, al mare, ad un passato che si sta slavando ed un futuro che sembra impossibile realizzare>>

E’ una storia in cui vittima e carnefice si confondono tra ricordi del passato e messaggi del futuro, vivendo la loro ultima notte insieme.

<< Andrea è uno scultore che ha perso il successo raggiunto – ci racconta Flavio Innocenti, giovane e promettente attore senese – e vive la condizione di “artista fallito”. Trova in Greta la sua musa ispiratrice, ne nasce una relazione, estremamente feconda dal punto di vista artistico ma che, ben presto, si trasforma in una prigione, in una trappola per Greta. Andrea è fragile, tradirà Greta e lei scapperà lontano da lui, rendendosi conto della falsità dei suoi sentimenti>>

Si tratta di uno spettacolo che riflette e fa riflettere sul concetto di trappola, ma anche di 𝒔𝒕𝒓𝒂𝒏𝒊𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐, quasi nell’accezione pirandelliana. E poi, certamente, il ruolo dell’arte che, con il suo potere ammaliante, conduce al successo, ma anche all’oblio.
I luoghi della memoria, la paura e l’inadeguatezza del futuro.
Una rappresentazione intensa, senz’altro, che pone una domanda estremamente attuale, forse, purtroppo, soprattutto per le giovani coppie “Cosa vuol dire sentirsi intrappolati da una relazione ?”

La Prova Aperta si terrà sabato 5 agosto allo Spazio Topi Dalmata in Via Enea Piccolomini 52-54, a Siena.
Regia Gianluca Bonzani
Attori Flavio Innocenti e Zoe Marigo
Drammaturga Aurora Tripodi

Filomena Cataldo

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