“Ci siamo dedicati una meravigliosa serata insieme a le Bollicine Emma Tosca in occasione della cena sotto le stelle per sostenere le spese degli arredi del nuovo appartamento del durante e dopo di noi de Le Bollicine. Eccoci qui… belli, anzi bellissimissimi!“. Così scrivono, sul proprio profilo Facebook i volontari della Pubblica Assistenza Val d’Arbia.
Puntuale il ringraziamento e’ giunto: “Un grande grazie agli amici volontari della Pubblica Assistenza Val d’Arbia per essere con noi!”
Al centro dell’attenzione un incontro a tavola fortemente voluto, si per raccogliere fondi, ma soprattutto per favorire la piena inclusione di persone fragili.
Sullo sfondo una verita’. In un tempo in cui la “crisi da reclutamento di giovani” attanaglia il volontariato, fare rete tra associazioni diviene essenziale.
Un fare rete che non e’ solo coprogettare ma mettere insieme le risorse, anche umane, condividere i problemi e le difficoltà al fine di trovare soluzioni comuni.
Per farlo non servono corsi di formazione o leggi speciali ma, semplicemente, un nuovo approccio culturale che comprenda bene che se davvero si vuole un “dopo di noi” (termine assai caro a Le Bollicine) anche nel volontariato non ha più senso la “coltivazione di giardini privati” a favore della cura di orti comuni che trascurino identità personali ed interessi singoli privilegiando tutto il senso di “fare il bene”.