Lo Scoutismo: un’avventura di crescita e umanità. Con un ma. Analisi di chi e’ stato scout per 15 anni.
In questi giorni tv e giornali hanno parlato del Jamboree Scout che si è tenuto in Corea del Sud. Il Jamboree è un evento internazionale nel quale, ogni quattro anni, circa 50.000 tra giovani scout e adulti educatori di tutto il mondo si ritrovano per passare insieme 10 giorni e fare un’esperienza unica di amicizia, conoscenza, vita all’aria aperta e attività educative.
Ma i media non hanno parlato di tutto questo. Con rammarico si deve constatare che si nomina lo scoutismo solo quando accade qualche episodio di cronaca spicciola, e al Jamboree coreano c’è stato, purtroppo, un imprevisto legato al clima, che ha causato il rientro anticipato dei contingenti nei rispettivi paesi ed ha attirato così l’attenzione dei media nazionali. Peccato.
Peccato per i ragazzi che sono dovuti tornare anzitempo e peccato per l’ennesima occasione perduta per parlare di cosa sia in realtà lo Scoutismo.
Sono stato Scout nel l’associazione CNGEI dai sette ai ventidue anni, facendo tutto il cammino e uscendo dal movimento con dispiacere. Ho ricordi di avventure, fratellanza e crescita umana; non sarei la persona autonoma che sono senza le esperienze fatte durante i quindici anni di militanza Scout. La mia tesi di laurea ha avuto come argomento Rudyard Kipling, il maggiore ispiratore di R.S.S. Baden Powell il fondatore dello scoutismo nei primi del ‘900.
Mi sono sentito dunque in dovere di dedicare alcune riflessioni sul tema e sulla sua importanza ludico educativa per bambini e adolescenti.
Scoutismo è prima di tutto partecipazione, cittadinanza attiva, inclusione. Poi è divertimento puro, corale, avventura immersi nella natura e gioco (negli Scout si fa tutto col gioco ma niente per gioco) , infine è educazione all’autonomia, apprendimento delle capacità di leadership e di lavoro in gruppo.
Oggi il movimento Scout conta oltre 220.000 partecipanti in maggioranza giovani, in gran parte raggruppati nelle due più grandi associazioni CNGEI e AGESCI la prima di ispirazione laica la seconda cattolica. È un tesoro educativo enorme della cui efficacia non faticherete ad avere le prove poiché potrete trovare ex Scout in ogni dove che vi confermeranno l’assoluta bontà di questa esperienza.
L’immaginario collettivo ci restituisce una rappresentazione dello Scout un po’ ridicola, da bambinone ingenuo in calzoni corti e un po’ sovrappeso, intento a far attraversare la strada alle vecchiette. Non è così per fortuna; al contrario del giudizio popolare l’esperienza scout è un’attività altamente educativa e divertente e mi sento di consigliare a tutti i giovani di provarla.
Sarebbe bello quindi che la cronaca rimandasse le centinaia di attività che gli Scout fanno durante l’anno tra le quali, ahimè, capita anche qualche disavventura: non è intellettualmente onesto sottolineare solo queste ultime.
Nella speranza quindi che il mondo dei media possa occuparsi dello scoutismo in maniera soprattutto costruttiva, concludo augurando buon cammino a tutti e fratelli e le sorelle Scout nel ricordo di tutti i volti che ho incontrato durante la mia esperienza che hanno lasciato una traccia indelebile dentro di me.
Filippo Franchi (Baloo)
Intanto, sul sito ufficiale dello scoutismo toscano, ecco l’annuncio che non ti aspetti:
“Si stanno organizzando i festeggiamenti per l’anniversario dei 100 anni dello scautismo cattolico senese.
Come?! Abbiamo pensato di dedicare un’intera serata a questo grande evento in stile scout il 30 Settembre animato da bans, musica e tanti bei ricordi da rivivere insieme!
Abbiamo bisogno di ognuno di voi che, rispondendo al modulo che trovate al link allegato, ci aiuterete a rendere unica la serata.
Per questo vi chiediamo di compilare il form entro il 30 luglio e di farlo girare fra tutti i vostri amici e amiche che hanno percorso un tratto di strada insieme allo scautismo senese.
Seguiranno ulteriori informazioni tramite l’email che ci lascerete di seguito
Buon sentiero!”
per saperne di più (immagini tratte da)