È notizia di questi giorni che l’Ospedale Bambino Gesù di Roma registra una percentuale sempre più crescente di accessi di giovani e giovanissimi all’interno del Pronto Soccorso. Il disagio viene manifestato con tentativi di suicidio e autolesionismo. L’età media è scesa a 15 anni ed il 90% degli interessati, sono ragazze… I sintomi iniziali, da non trascurare, sono depressione e disturbi d’ansia che, se non visti in tempo e curati, degenerano poi in patologie ben più serie (fonte Il Sole 24ore dell’8/9/23). Inoltre, il bullismo è purtroppo tema attualissimo, soprattutto in questo periodo in cui i ragazzi ricominciano il percorso scolastico dopo la pausa estiva e potrebbero incappare in spiacevoli episodi di realtà violente.
Raggiungiamo telefonicamente Luca Massaccesi, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Bullismo e Disagio Giovanile di Roma, un’associazione nata per suo volere circa tredici anni fa con l’obiettivo di organizzare campagne di comunicazione, sensibilizzazione e prevenzione sulle tematiche del Bullismo e del Disagio Giovanile “ci rivolgiamo a tutte le realtà giovanili, in particolare al mondo della scuola organizzando numerose iniziative per portare a conoscenza degli insegnanti, dei ragazzi e delle loro famiglie la gravità di tali fenomeni e le conseguenze, spesso irreversibili, per chi cade nella loro rete”.
Luca è una medaglia Olimpica nel taekwondo un’arte marziale qualche volta catalogata, superficialmente, come violenta ma della quale in pochi sanno che prima di tutto è disciplina.
E’ proprio questo il messaggio che Luca vuole portare avanti anche grazie al supporto di sportivi come Annalisa Minetti o la Senatrice Giusy Versace che fin dal loro primo incontro, appoggia ogni iniziativa e campagna di sensibilizzazione “facciamo tutto questo perché pensiamo che le nostre competenze e le eccezionali esperienze di vita sportiva dei Campioni coinvolti, possano essere esempio reale di come intraprendere percorsi di vita sani e trasparenti, senza scorciatoie e violenze”.
L’informazione e la comunicazione stanno alla base di tutte le realtà e considerando la presenza di tali disagi fin dall’età adolescenziale, Luca consiglia un coinvolgimento maggiore fin dalle scuole primarie. Sostiene che ai ragazzi vadano sì date delle linee guida ma che contestualmente essi meritino la giusta attenzione con ascolto ed accoglienza attivi da parte degli adulti. L’espressione del loro pensiero è comunicazione e l’accoglienza senza giudizio, è rispetto per loro che diverranno, un domani, adulti a loro volta rispettosi.
Confidiamo che questi preziosi suggerimenti vengano accolti e diffusi nelle scuole e in contesti di comunità affinché crescano piccoli uomini e donne con sani ideali e obiettivi pacifici.
Per informazioni: presidente@bullismoedoping.it
Stefania Ingino