Se hai fra 34 e 54 anni accedi allo screening gratuito per l’epatite C.
Quando l’infezione è ancora asintomatica può essere curata. La campagna di comunicazione della regione Toscana: “in campo ” anche il volontariato
Il Ministero della Salute ha avviato su tutto il territorio nazionale un programma di screening che consente di prevenire le complicanze della malattia poiché permette di identificare le infezioni asintomatiche e ancora non note e intervenire tempestivamente con una terapia efficace.
Lo screening, attivo dal 4 settembre, è gratuito e non è necessario il pagamento del ticket.
Cos’è l’epatite C?
L’epatite C è un’infezione del fegato causata da un virus (HCV) trasmesso mediante contatto con sangue infetto. E’ un’infezione pericolosa perché la malattia spesso decorre senza sintomi per anni ma col tempo può diventare cronica ed evolvere in forme molto gravi e progressive che vanno dalla cirrosi al cancro al fegato.
Se diagnosticata precocemente, le possibilità di guarigione sono molto elevate.
Perché aderire allo screening?
Per rilevare un’infezione da HCV ancora non diagnosticata.
Perché esiste un trattamento farmacologico precoce e altamente efficace.
Per prevenire nuove infezioni, impedendo la circolazione del virus HCV.
In cosa consiste lo screening?
Il test di screening si esegue in pochi minuti e non sono necessarie indicazioni particolari per il suo svolgimento.
Il test utilizzato, comunemente conosciuto come “pungidito”, consiste nel prelievo di una goccia di sangue capillare per la ricerca degli anticorpi anti-HCV.
Il campione di sangue viene analizzato in tempo reale ed il risultato è comunicato in pochi minuti e viene rilasciato anche in forma cartacea.
Dove fare il test
Presso le Aziende Usl e le Associazioni di volontariato, con accesso diretto e senza prenotazione.
Sabato scorso i volontari di Misericordia di Siena erano presenti in Piazza Matteotti con il “Camper della Salute” per offrire lo screening gratuito.
Maggiori informazioni: https://www.regione.toscana.it/-/testiamoci-per-l-epatite-c
(foto tratte dalla pagina Facebook della Misericordia di Siena)