Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema così scottante ed emergenziale non è, e non deve essere solo obiettivo di un evento, di un giorno, di un mese, ma un dovere quotidiano e permanente affinché si compia una vera e propria “rivoluzione delle relazioni e dell’affettività” . Si realizzi quel recupero valoriale dei sentimenti come espressione di una “umanità felice” e non triste e corrosa da forme sentimentali “deviate” e “devianti”.
La data del 25 novembre d’altra parte non è casuale; essa ricorda l’omicidio brutale ed efferato delle tre sorelle Mirabal, attiviste rivoluzionarie contro il regime di Rafael Leònida Trujillo, dittatore della Repubblica Dominicana, nel 1960. Da allora, le “Farfalle” – così si facevano chiamare in codice – sono simbolo di una tragica violenza di genere.
Il numero delle denunce, ma anche delle “non denunce” di donne cui viene usata violenza, ci dice che, nonostante sia questo un tema molto caldo, c’è ancora tanta strada da fare. E tanto da fare, più che da dire. Poiché di voci e voci sono piene le piazze, e le stanze e le sale degli edifici pubblici. Ma è necessario agire, adesso.
È urgenza, emergenza sociale ed educativa.
Ed allora l’unione social e sociale e’ la chiave più veloce ed immediata per far giungere un messaggio di forza e di posizione “No alla violenza” “No al femminicidio”.
Ed è il mondo dell’ arte, questa volta, a dare parola, verbo, per combattere la violenza. Per dire NO.
A raccontarci l’iniziativa di UniesVers’Elles, in collaborazione con le Nazioni Unite e le Nazioni Unite Women Francia, è il pianista italiano Nicola Sergio, una delle 52 voci d’arte e d’artista, presenti in questo messaggio corale contro la violenza alle donne.
Nicola Sergio è artista di fama internazionale, vive a Parigi, ma le sue origini sono calabresi; nella sua musica c’è la melodia suadente della terra del mare e del sole.
Le sue musiche sono state diffuse dalle più importanti jazz radio europee e numerosi suoi brani hanno fatto parte delle playlist jazz della compagnia aerea Airfrance.
seNell’Autunno 2023 esce il suo album Flamants Roses ispirato da personaggi (reali o letterari) che si sono battuti per difendere i propri ideali.
Con questo spirito, così come l’incedere delicato ma deciso delle sue note, Nicola Sergio presta il suo volto, la sua voce e la sua arte per un messaggio universale dell’ONU contro la “Violenza alle donne”.
“D’altronde – ci dice Nicola Sergio – l’artista non è colui che vive in solitaria, ma è parte della società e la sua opera, spesso, ne è influenzata, pertanto anche la sua arte può influenzare la società”
Perché se l’arte è la realizzazione di una passione, di una intuizione, di una profondità, essa deve e può trasmettere questo messaggio con la forza derivante dai suoi innumerevoli linguaggi.
“Non c’è altra strada che l’educazione – chiosa Sergio – a partire dalla famiglia e poi dalla scuola, ed in questa sinergia l’arte e la cultura possono essere il giusto combinato disposto per toccare insieme le corde più profonde dell’anima ed agire, educando, sensibilizzando, informando”
Ergo, facciamo voce ed arte della nostra vita. Diciamo “No” alla violenza, “No” alla violenza alle donne. Si al rispetto ed alla vita.
Perché è vietato morire.
Ulteriori info
https://www.facebook.com/nicola.sergio.1
https://www.facebook.com/profile.php?id=100063465522140
UN Womenhttps://www.unwomen.org › …ONU Femmes
Filomena Cataldo
Al link l’intervista a Nicola Sergio