Martedì 28 novembre, nell’Aula Magna del Liceo Artistico Statale di Porta Romana di Firenze e Sesto Fiorentino, è stato presentato il primo lavoro grafico della fiaba illustrata “Il lupo e i sette capretti” destinato a bambini ipovedenti e non vedenti. Una joint venture quella tra il Liceo e la Stamperia Braille della Regione Toscana di Firenze che, visto l’ottimo risultato conseguito, farà da apripista per molti altri lavori insieme.
Conosciamo Silvia Vanni Docente di Progettazione e Tutor per il Corso biennale di Perfezionamento post diploma in Arti Grafiche, che ha curato il progetto insieme ai suoi studenti e che ci illustra l’impegno, la professionalità e la dedizione dedicati “l’iniziativa è nata da una collega che, già in passato, aveva avuto delle collaborazioni con la stamperia Braille per altri progetti ‘tattili’.
“La fiaba è stata proposta da un team della Dirigenza della Stamperia Braille a conclusione di una trilogia che riguarda storie di lupi. Le studentesse e gli studenti hanno lavorato singolarmente su sette tavole ciascuno; sono state riprodotte le figure della favola con la massima precisione, curando i minimi dettagli affinché il lavoro fosse fruibile e soprattutto rispettoso delle ‘regole’ comunicateci dalla Stamperia Braille, secondo le quali per esempio, i colori devono essere piatti, con assenza di sfumature e nella realizzazione delle matrici, i più scuri devono essere più ruvidi dei colori chiari; gli oggetti devono essere visti in modo frontale in assenza di prospettiva per essere ‘letti’ correttamente in modo da non dare adito a dubbie interpretazioni da parte dei piccoli lettori ipovedenti e non vedenti”.
“Il team della Stamperia Braille ha accolto con entusiasmo le illustrazioni realizzate dalle studentesse e dagli studenti ed ha scelto di estrapolare vari elementi da ognuno di essi creando così un elaborato finale che fosse il frutto della collaborazione di tutti”.
La cosa che mi sopraggiunge dai racconti della prof.ssa Vanni, oltre la professionalità immessa nel lavoro, è stata la capacità di questi ragazzi di mettersi “dall’altra parte”, considerandosi loro stessi ipovedenti o non vedenti e cercando così di andare incontro alle esigenze date dalla disabilità. Il lavoro lungo è complesso ha visto fasi di elaborazione al PC fino alla realizzazione ultima delle matrici in bassorilievo, realizzate interamente a mano che serviranno per la produzione dei libri tattili rivolti ai bambini di età compresa tra i 4 e i 10 anni.
“Si tratta di libri inclusivi – tiene a precisare Silvia Vanni – perché possono essere letti dai bambini con disabilità visiva insieme ai propri compagni o ad un adulto, visto che sia le pagine con il testo (stampate sia in braille che con caratteri alfanumerici) che le illustrazioni (stampate a colori e in rilievo) possono essere lette insieme”.
La Stamperia Braille della Regione Toscana nasce a Firenze nel 1926 con l’obiettivo di produrre e diffondere testi in braille, illustrazioni in rilievo e mappe tattili per le persone non vedenti e ipovedenti, offrire consulenza in materia promuovendo la conoscenza e l’utilizzo del codice braille. È l’unica stamperia Statale a livello nazionale che fornisce gratuitamente i propri libri a bambini e adulti con disabilità visive, producendo testi anche scolastici fruibili dall’asilo fino all’università.
Grazie a questa iniziativa che ha visto protagonisti le studentesse e gli studenti del Corso di Perfezionamento post diploma in Arti Grafiche, si amplia l’offerta formativa del Liceo ma al tempo stesso si progettano e studiano nuove proposte grafiche per la Stamperia Braille Fiorentina.
Complimenti al corpo docenti impegnato in una così importante iniziativa e ai ragazzi per la loro dedizione.