Oggi è il 13 dicembre: Santa Lucia, protettrice della vista. Sembra priva di fondamento e assente nelle molteplici narrazioni e tradizioni, almeno fino al XV secolo, l’episodio di Lucia che si strappa gli occhi quando viene martirizzata da Diocleziano (ve la faccio breve: si doveva sposare ma avendo ricevuto il miracolo della guarigione della madre si converte e dona la sua vita a Dio.

L’ex futuro sposo, “incavolato come una spia”, la denuncia come cristiana, anche perché Lucia era di buona famiglia e la dote che portava era ingente, e come cristiana viene incarcerata e uccisa. È il 13 dicembre del 304. L’emblema degli occhi posti sulla tazza, o sul piatto, è da ricollegarsi, semplicemente, con la devozione popolare che l’ha sempre invocata protettrice della vista per il del suo nome Lucia: dal latino Lux, “luce”, ovvero colei che fa vedere agli uomini la “luce di Dio”.

Santa Lucia è anche il momento di passaggio dal buio dell’Inverno che finisce al riaumentare della luce che sta vincendo le tenebre e che culminerà in Primavera. “Santa Lucia è il giorno più corto che ci sia”, dice un celebre proverbio.

Oggi non è valido, ma prima della riforma del calendario Gregoriano, che spostava le date di circa due settimane, la venerazione della Santa coincideva con il Solstizio d’Inverno e, dunque, davvero con il giorno più breve. E a Siena? Oggi quando andate a “Santa Lucia” per comprare la campanina, entrate nella splendida chiesa omonima in Pian de’ Mantellini e, come da tradizione (valida in ogni luogo) fatevi benedire gli occhi e prendete il pane che la Confraternita dei Santi Nicola e Lucia distribuisce a tutti. E le campanine appunto? Da secoli, a Siena, si iniziava questa giornata con la messa, la benedizione degli occhi, il panino benedetto e, almeno dal 1852, nella piazza di fronte alla chiesa intitolata alla martire protettrice della vista, veniva organizzata la fiera della ceramica, allestita dai fornacini e dai decoratori di maiolica della zona.

E c’è anche chi racconta che si vendono le campanine (dipinte, logicamente, con i colori delle Contrade) perché la Santa fece suonare tutte le campane cittadine per risvegliare nella popolazione la devozione.

Quindi buona Santa Lucia e che la protettrice della vista ci guidi nel ben vedere la nostra strada.

Maura Martellucci

 

Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere aggiornato sulle attività delle Associazioni del Territorio Senese

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi