Come ogni anno i volontari della Misericordia di Poggibonsi hanno accompagnato Babbo Natale a portare i doni ai bambini prima che fossero a letto. Tra i volontari, Antonio Vanni che ha vestito, per questa magica notte, i panni di Babbo Natale. Ecco cosa ci ha raccontato.
“Case addobbate, piene di luci, tavole imbandite per il cenone, famiglie riunite, gioia e spensieratezza. Ma non è così per tutti”.
Il nostro protagonista si ferma subito e ci racconta di una porta che si e’ aperta proprio la notte di Natale e lo ha accolto.
“Abbiamo fatto visita ad una donna anziana rimasta sola dopo la scomparsa del marito: nessun figlio, parenti che vivono lontano, può contare solo su qualche amicizia e sui di noi che la assistiamo da qualche anno”.
Il racconto di Antonio diventa emozione.
“Quattro chiacchiere sullo stato di salute e su come passerà i giorni di festa: da sola, seguendo una dieta ferrea per problemi di salute che sta curando, seguite da qualche aneddoto sui Natali passati, decisamente migliori di questo in solitudine”.
Poi Antonio sorride ed evidenzia:“il tempo è volato, Babbo Natale ha dovuto riprendere la consegna dei regali ai bambini che avevano prenotato il servizio senza troppo ritardo, ma non prima di uno scambio di regali, degli auguri e di un forte abbraccio. Infine i saluti sulla porta: lei era emozionata ma lo ero anche io”.
Le conclusioni del nostro protagonista non lasciano spazio a dubbi: “sono più numerose di quanto pensiamo le persone che vivono in solitudine. Solitudine che, in questo periodo di festività, si fa sentire ancora di più.Il nostro augurio è che questo breve racconto possa raggiungere chiunque conosca una persona che si trova in una situazione analoga, sia essa un vicino, un parente, o un semplice conoscente e che sia fonte di ispirazione per dedicare un po’ del proprio tempo per una visita e un po’ di compagnia”.
Il Natale di Antonio e’ stato diverso, vero.
Antonio Vanni