E’ ufficiale: un nuovo anno è appena iniziato, più o meno tutti noi, tra sorrisi e gioie o dolori, abbiamo salutato e festeggiato la fine del vecchio anno. Anche sui profili social sono apparsi commenti legati ad un unico grande tema: fare un bilancio di quello che e’ stato e provare a porsi obiettivi per il futuro. Ma sognare fa bene? Come bisogna farlo? E’ giusto “sognare in grande” o provare a “volare basso”? Tutti interrogativi che abbiamo posto alla psicologa, voce autorevole della nostra redazione: Cristina Rigacci. Ecco cosa ci ha risposto.

Similmente, più o meno tutti abbiamo fatto un bilancio di ciò che è stato e iniziato a coltivare speranze su quello che ci attende. Infatti, come è noto (Pasino, 2022), spesso il giorno di Capodanno è visto dalle persone come un’opportunità per fare il punto, per scegliere nuovi propositi e obiettivi per l’anno nuovo.

A tal proposito, sul finire di questo primo giorno dell’anno mi sono domandata che senso possa avere ciò e se davvero possa farci bene o meno.

Non a caso, alcuni studiosi studiosi parlano proprio di “effetto del nuovo inizio” (Dai, Milkman & Riis, 2014) per indicare la tendenza delle persone a cambiare qualcosa della loro vita partendo da una tappa temporale come, appunto, anche l’inizio del nuovo anno.

Quindi affinchè questi non si rivelino controproducenti per la nostra salute mentale può essere importante ricordare di crearci obiettivi flessibili (Dickson et al., 2021) dove per flessibilità dell’obiettivo va intesa la capacità di vedere le battute d’arresto con equanimità per regolare l’obiettivo da perseguire (Siltanen et al., 2019).E’ poi utile ricordare di porci obiettivi che siano davvero realizzabili e perseguibili quindi adatti a noi e alla nostra realtà interna ed esterna (Sacchetti, 2023).

Inoltre è importante ricordare anche che non avere buoni propositi per il nuovo anno, non vuol dire essere sbagliati (Kantar Sifo, 2015; 2017). Infatti, non è detto che si debba iniziare l’anno pieni di buoni propositi, obiettivi e traguardi da raggiungere.

Ci sono anni in cui ci sentiamo più motivati e anni in cui invece possiamo esserlo un po’ meno o, semplicemente, non siamo vittime dell’effetto del nuovo inizio e i propositi da raggiungere ci verranno in mente tra qualche mese (Morgese, 2023).

Oscar WildeOscar Wilde diceva che “I buoni propositi sono tentativi inutili di interferire con le leggi scientifiche. La loro origine è vanità pura. Il loro risultato è assolutamente ‘nullo’”.

Personalmente parlando, sulla base della mia esperienza clinica e personale, credo di poter dire che non sono d’accordo con quanto sostenuto dal grande autore. Anzi, credo che sognare aiuta sempre, ovvio va fatto bene.

Del resto, la speranza – lo dicono anni di studi scientifici sull’argomento – va sempre coltivata: ha a che fare con emozioni positive e ci aiuta a stare emotivamente (e fisicamente) meglio oltre che più motivati (Scarica, 2020).

Dunque, l’augurio che mi sento di lasciare a conclusione di queste brevi riflessioni, è che forse l’importante sia continuare a vivere di ogni cosa ci possa appartenere quindi di sogni di realtà e di possibilità.

Cristina Rigacci

(psicologa e psicoterapeuta)

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