E’ di ieri la notizia così intitolata “Reclutamento personale medico, presto i bandi per reperire medici specializzandi e in quiescenza”. A darla l’ufficio stampa della Azienda Usl Toscana Sud Est.

Il comunicato precisa: “saranno destinati ai Pronto soccorso e ai reparti specialistici che hanno più necessità di personale: Medicina Emergenza Urgenza, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, Ortopedia e Psichiatria delle strutture sanitarie dell’Asl Toscana Sud Est”.

Lo ha deciso il direttore generale dell’Azienda Antonio D’Urso che oggi ha firmato una delibera avente per oggetto “Avvisi di manifestazione di interesse per gli incarichi di lavoro autonomo: autorizzazione ai provvedimenti conseguenti”.

La manifestazione di interesse sarà rivolta ai medici iscritti al penultimo e all’ultimo anno delle scuole di specializzazione di Medicina Emergenza Urgenza, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, Ortopedia e Psichiatria e ai medici specializzati nelle stesse discipline, anche in quiescenza, previa richiesta dei Direttori dei Dipartimenti interessati e previa autorizzazione della Direzione Aziendale e Regionale.

Il conferimento degli incarichi di lavoro autonomo ai professionisti sarà effettuato dopo una valutazione dei curricula inviati da parte dei Direttori dei Dipartimenti interessati e avrà una durata massima di 6 mesi.

Il provvedimento si è reso necessario poiché nelle discipline di Emergenza Urgenza, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, Ortopedia e Psichiatria sussiste una carenza di organico, come evidenziato in varie occasioni dai Direttori dei Dipartimenti interessati alla Direzione Aziendale.

Da una verifica effettuata, per quanto riguarda le suddette discipline, o non ci sono graduatorie vigenti per il reclutamento ordinario o lo stesso sconta tempi medio–lunghi, non compatibili con la necessità di assicurare la continuità dell’erogazione dei servizi.

La notizia e’ chiara. Sarebbe bello chiedersi i motivi di questa carenza che non e’ certamente palese solo nella nostra Asl. Il fenomeno e’ diffuso, purtroppo.

Chiaramente le ragioni sono da analizzare e ritrovare in più aspetti. Mi viene da pensare però a tutto quello che un medico deve fare per difendersi o cautelarsi da eventuali azioni legali dei pazienti. Certamente, anche un medico può sbagliare. Non vi e’ dubbio.

Ma se si parla di “medicina difensiva” alludendo alle azioni, necessarie o meno, messe in atto dai camici bianchi per evitare “problemi legali”, e’ evidente che il problema esiste e con esso ci si deve confrontare.

Più che trovare nuovi “arruolamenti” o provare a “inviare in prima linea” giovanissimi medici che stanno finendo il proprio percorso di formazione (specializzazione), forse, e’ necessario pensare a cambiare le regole.

Non per tutelare i medici ma per farli operare con la giusta serenità mentale a beneficio della loro salute e di quella dei loro pazienti.

 

 

 

 

Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere aggiornato sulle attività delle Associazioni del Territorio Senese

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi