Il professor Andrea Fagiolini: «Ci uniamo all’impegno dell’organizzazione per aiutare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro»
L’Azienda ospedaliero-universitaria Senese ha scelto di sostenere “Save the Children”, l’Organizzazione internazionale che, da oltre 100 anni, lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro.
La Psichiatria dell’ospedale Santa Maria alle Scotte, diretta dal professor Andrea Fagiolini, ha infatti deciso di supportare Save the Children con una donazione, per sostenere le attività rivolte a tanti bambini, incluse quelle relative al benessere psico-fisico e alla salute mentale. Nel corso di un incontro, la donazione è stata consegnata simbolicamente alla direttrice generale, Daniela Fatarella, alla presenza del direttore generale dell’Aou Senese, Antonio Barretta, e dello stesso professor Fagiolini.
«Siamo lieti dell’impegno che la Psichiatria Senese ha voluto dimostrare concretamente alla nostra Organizzazione e auspichiamo che questa partnership – ha spiegato Daniela Fatarella – possa ulteriormente svilupparsi in futuro. La tutela della salute mentale dei bambini, infatti, è centrale nel lavoro di Save the Children, sia in Italia, dove operiamo da 25 anni nelle aree più vulnerabili, sia in ambito internazionale, in particolar modo nei contesti di emergenza o conflitto».
«Ci uniamo all’impegno dell’organizzazione – ha aggiunto Andrea Fagiolini – per aiutare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro. Abbiamo visto un netto aumento dei bisogni di salute mentale per bambini, adolescenti e ragazzi in età giovane e adulta e abbiamo quindi fatto riferimento a un’associazione che per noi è un esempio e che si occupa proprio di dare una risposta concreta ai loro bisogni sociali, educativi, culturali e anche di salute mentale. E’ stato quindi per noi naturale – ha concluso Fagiolini – rivolgerci a Save the Children, un’organizzazione che ammiriamo e alla quale siamo grati, felici di avere l’opportunità di collaborare a aiutare al meglio chi avrà bisogno di noi».