Si è svolto ieri sera presso la caffetteria del foyer del teatro Rinnovati di Siena l’incontro fra gli attori Luigi Lo Cascio e Sebastien Halnaut e il pubblico.
Luigi Lo Cascio si trova in città già da qualche giorno. Da venerdì, infatti, va in scena, al Teatro dei Rinnovati, lo spettacolo “Pa’”, ispirato alla e dalla figura dell’intellettuale bolognese Pier Paolo Pasolini.
«A Pa’», il vocativo tronco con cui i ragazzi chiamavano Pasolini per invitarlo a tirare due calci di pallone da’ il titolo ad uno spettacolo teatrale la cui drammaturgia è firmata Marco Tullio Giordana e Luigi Lo Cascio. Un grande omaggio a Pasolini di cui, proprio nel 2022, si sono commemorati i 100 anni dalla nascita.
<< Sono molto felice di essere a Siena – esordisce Luigi Lo Cascio – Questa città rievoca piacevoli ricordi di altre esperienze lavorative come il film “La città ideale”, girato proprio a Siena. In questi giorni, nonostante la pioggia – sottolinea Lo Cascio – sono ritornato proprio sui luoghi del film perché mi piace rivedere paesaggi che, con il trascorrere del tempo, diventano poi parte della figura e della memoria umana>>
In sala, alcuni dei presenti, hanno già avuto modo di vedere la prima di ieri sera e, riferendosi proprio a loro, sorride e aggiunge << Lo spettacolo è faticoso, avete percepito, non dal punto di vista fisico ma emozionale. Stare dentro il personaggio, dietro, anticipare il suo sentire con l’immaginazione è faticoso. E sono grato agli spettatori perché seguire e seguirmi in questo viaggio interiore non è semplice>>
La drammaturgia di “Pa’ “ nasce negli anni fra il 2015 e il 2016 mentre Lo Cascio era impegnato, in realtà, nella scrittura di “un Otello in Siciliano” (dice precisamente).
Rimane colpito ed incantato da “Che cosa sono le nuvole?” un breve film che Pasolini gira nel 1967.
È la storia di due pupi siciliani, Ninetto Davoli, il pupo Otello e Totò, il pupo Iago.
Questo mondo delle marionette si materializza nell’idea dell’attore come in uno spaccato di cielo e di nuvole. Da qui il prato su cui si svolge “Pa’” e da qui l’idea di fare un ritratto di Pasolini in versi. Da quando la sua anima entra nel suo corpo a quando muore.
Oggi alle 17:00 l’ultima replica dello spettacolo che merita di essere visto perché concentra in modo estremamente passionale ed intimista l’essenza e l’essere di un uomo, un intellettuale, un poeta che non ha mai smesso di essere giovane, di parlare “giovane” ed ai giovani. Che non ha mai smesso di
trasmettere il valore della verità personale ed oggettiva.
Il rapporto tra Pasolini e i giovani consente di menzionare, a chiusura di conferenza, la mostra #PPP100quelgigantedelnovecento presso la Galleria Olmastroni di Siena, inaugurata il 13 Gennaio e prorogata fino al prossimo venerdì 19 Febbraio.
In esposizione circa 40 opere grafico-pittoriche che gli studenti dell’Istituto Adolfo Venturi di Modena hanno realizzato partendo dall’interpretazione del saggio letterario “Lessico Essenziale” di Francesco Ricci, scrittore e saggista fiorentino.
Presenti in sala la curatrice ed ideatrice del progetto, Filomena Cataldo, Formatrice ANFIS, e lo scrittore Francesco Ricci.
Per info Teatri di Siena
https://teatridisiena.ithttps://teatridisiena.it