Alla vigilia della festa degli innamorati, pubblichiamo la bellissima lettera che Andrea Friscelli scrive ad una moglie che non e’ più in questa vita ma che, da un certo punto di vista, c’e’ e non e’ mai andata via.
Ciao Paola,
i giorni qui si accumulano uno sull’altro come i fogli staccati da un calendario, alcuni vuoti e quasi tutti uguali, altri, più rari, scritti con cose importanti. La pila diventa sempre più spessa e mi pare che mi allontani da te che in realtà sei sempre qui con me, ma ormai in un modo strano e disincarnato che non riesco ancora a capire bene, forse Ettore, con il suo disegno, se lo figura meglio di me.
Qualche giorno fa c’è stata la presentazione del libro, quello che avevo cominciato quando tu eri ancora con me, poi gli amici dello sport a cena con noi di famiglia, il giorno dopo la mia cena del compleanno che abbiamo fatto qui tutti insieme in casa nostra. Ed io sentivo maggiormente la tua assenza che non è più, per la verità, lancinante come era fino a qualche settimana fa, ma che ritorna pungente proprio quando siamo tutti e specialmente in occasioni allegre e sorridenti.
È allora infatti che mi manca il tuo sguardo d’intesa, oppure i commenti a fine serata, una volta rimasti soli, un po’ di sano pettegolezzo sulle persone che abbiamo visto, sia quelle care che quelle quasi estranee. Quante volte anche ora, per un secondo, penso “questo lo devo dire a Paola”. E guarda che ci sono cose (magari di poco conto) che davvero potevo dire solo a te.
Quei momenti mi mancano molto, a volte quelle cose le dico lo stesso a voce alta per sentirmi meno nel silenzio. Io parlo ma tu non mi rispondi mai, devo sforzarmi di immaginare quello che penseresti, ma rimane sempre quel margine di incertezza. È un po’ come con Turi anche con lui parlo senza avere risposte, ma lui ha a disposizione le sguardo, il movimento della coda e degli orecchi con cui capisco (forse) come la pensa. Ho bisogno di voci, avrei bisogno della tua di voce, ma a volte anche quella della televisione mi consola e mi illude di non essere solo.
Mi vedo un po’ vecchio, Paola, sciupato e sono convinto che questo dipende dal fatto che tu non ci sei più.
Le ragazze con i loro compagni e i nipoti mi hanno regalato una cornice con dentro tre foto. Nella prima siamo insieme io e te, eri appena uscita dalla leucemia, ma stavi bene con i capelli corti, forti ed un po’ ricci, sei quasi più sorridente di me che ho una faccia strana in bilico tra un sorriso stanco e la malinconia. È il Natale del 2018 a Toiano, quel periodo fu bello, tutto pareva risolto e poi invece… Nelle altre due foto già non ci sei più, io sorrido in mezzo alle figlie ma sono sempre più vecchio e “finto contento”. Nell’ultima siamo a Sutri e ci siamo proprio tutti anche Turi. Con la coppola, un po’ ai margini del gruppo ma anche sorretto, contenuto dagli altri.
Ettore, come ti accennavo, ha accompagnato il regalo con un disegno dove siamo tutti rappresentati, anche gli animali. Tu sei a mezz’aria un po’ “grigina”, con un cuore in mano, e sembri un angelo custode in pensione che ci segue sempre, ma che non può più intervenire verso di noi. O forse siamo noi che ti tiriamo dietro come un palloncino legato con un filo invisibile.
Quando lo dico penso sempre che magari tu vorresti liberarti anche di questo labile legame e volare libera chissà dove e, sappilo, questo pensiero mi dà tanto dolore, qualcosa di simile, ma in una maniera molto più tremenda, l’ho pensato quando sei morta, quasi che succedesse non per la malattia, ma per la tua voglia di andar via e veleggiare, da sola, chissà dove, scordandoti di noi, di me.
Domani è San Valentino e noi due, per la verità, non l’abbiamo mai festeggiato in maniera particolare, figuriamoci quindi domani. All’inizio dicevo che non capisco bene il nostro rapporto attuale. Non ho avuto sogni rivelatori, qualche volta ti sogno ma sempre in momenti di una piatta quotidianità, tu sei come eri quando eravamo insieme, a volte brontolona, a volte sorridente.
Non ci siamo mai lasciati, Paola, questa è la verità per me! chissà com’è per te?
Andrea Friscelli
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