Tanto, ma tanto tempo fa, alla Pubblica Assistenza si Siena c’era una giovane e bella principessa: no scusate, c’era una giovane volontaria, di nome Claudia, che si occupava della cooperazione internazionale, seguendo l’accoglienza dei bambini del progetto Chernobyl.
E c’era anche Claudio, un giovane volontario che quasi tutti i giorni passava dalla sella del suo Vespino 50 al seggiolino (posteriore) dell’ambulanza.
Come in ogni favola che si rispetti, c’era anche la Fata Turchina, nella persona di Giuliana, che tutto vedeva e tutto muoveva alla Pubblica. Così, una mattina d’estate, Fata Giuliana disse al nostro volontario che c’era da accompagnare uno dei bambini alla Proposta, sotto piazza del Mercato, dove lo stava aspettando la nostra volontaria, insieme a tutto il gruppo dei bambini.
Fu così che, a cavallo del vecchio Pandino bianco, bambino e volontario si incamminarono verso il prato verde della Proposta e, appena sceso dalla macchina, il nostro volontario fu folgorato dalla biondezza (e non solo…) della nostra volontaria.
E fu così, casualmente ed in maniera del tutto “disinteressata”, che iniziò ad interessarsi al Progetto Chernobyl ed aiutò poi la nostra volontaria durante il corso per soccorritori.
I nostri iniziarono anche a fare squadra fissa sui servizi d’ambulanza, tanto che quei “furboni” del centralino, quando chiamavano uno dicevano sempre che c’era anche l’altra in turno e viceversa, sicuri di prendere in un colpo solo due piccioni, ma ancora non “piccioncini”.
Infatti, galeotti furono gli appuntamenti organizzati all’uopo da un’altra coppia di volontari, Lorenzo e Donatella, che, riuscirono ad accendere la fiamma che sopiva sotto la cenere.
Da allora, eravamo nel 1998, i nostri due volontari hanno unito le loro strade, Claudia era per tutti la Lodola, tanto che qualcuno, (vero Simona?) la segnò così anche sul registro dei servizi.
I turni in ambulanza erano un appuntamento fisso: memorabili quelli della domenica mattina con una squadra completamente fatta di Claudii, tanto che quando medico o infermiere chiamavano, si giravano sempre in tre!
Accanto ai servizi sanitari, prese sempre più spazio la protezione civile, mentre il Progetto Chernobyl li portò a fare un viaggio in Bielorussia per la consegna di materiale alle scuole ed agli istituti per bambini.
Due tir e due carrozze del treno portarono i nostri ed almeno altri venti volontari di ANPAS Toscana e di altre regioni, attraverso l’Europa, fino alla città di Gomel. E proprio durante quel viaggio si misero in testa un’idea che all’epoca sembrava strana e di difficile realizzazione: un’adozione, come giusto completamento del progetto di accoglienza dei bambini bielorussi vittime dell’incidente del 1986.
Tornati in Italia, la Pubblica li portò sempre più dentro al sistema di protezione civile, dove si impegnarono per l’organizzazione del gruppo di zona e di associazione, fino a fondare il primo gruppo cinofilo delle Pubbliche Assistenze Senesi nel 2010: nato a Siena con 4 unità (Rocky, Brooke, Leo e Baloo), è oggi il più numeroso in Italia e fiore all’occhiello del settore di protezione civile, grazie all’unione di molte associazioni della zona, a dimostrazione che l’unione fa sempre la forza!
Intanto, i viaggi in ambulanza continuavano ed uno di questi li ha portati alla chiesa di Ponte allo Spino, dove nel 2005 hanno festeggiato il loro matrimonio, ovviamente sotto la scorta di volontari e ambulanze della Pubblica!
Pian piano la pazza idea nata a Gomel tornò a riaffiorare e i nostri decisero di realizzare il loro sogno di famiglia ed iniziarono il lungo iter fatto di documenti e viaggi, ben 6, che li hanno portati in Russia, a San Pietroburgo, da dove sono tornati con Dimitri nel 2012 e Vasilisa nel 2015.
Oggi, sogno di babbo Claudio e mamma Claudia sarebbe che i “pargoli” di casa vestissero i panni rosso-arancio della Pubblica, ma per il momento è presto, servirà ancora qualche annetto e tanto lavoro per prepararli!
Claudio Lodoli