Ieri sera, il delegato provinciale di Siena FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio), Carlo Forte, e’ stato protagonista di un evento che ha messo al centro dell’attenzione un tema delicato, estremamente attuale: il bullismo dello sport.
Ad ascoltare le sue parole genitori, nonni, allenatori di ASD Marciano Robur scuola calcio che può contare su più di 200 giovani atleti.
Sullo sfondo i rischi del bullismo legato all’ uso di cellulari e internet da parte dei ragazzi accentuato dalla minaccia “dark web”.
L’analisi si e’ soffermata sull’impatto che l’azione di prevaricazione può avere sulla vittima anche alla luce della modalità con la quale viene condotta.
“C’e’ reale differenza tra un’ offesa nello spogliatoio che può essere mitigata da un sereno confronto dialettico successivo. Più pericolosa e’ l’offesa riportata in chat o su un social che può avere una visibilita’ più ampia con un danno psicologico maggiore sulla vittima” ha concluso il relatore .
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