“La quasi ventennale esperienza di mio marito con le femmine riottose ha fatto sì che riuscisse a convincere Akira a rientrare in casa”.
Lo scrive, con spirito decisamente sollevato e dopo giorni di apprensione, Silvia Roncucci sul suo profilo Facebook.
Questa gatta vivace ha “tenuto in scacco” una famiglia e tanti amici e conoscenti che, dall’esterno, hanno seguito la vicenda.
Un felino che si era allontanato da casa facendo perdere le sue tracce e mettendo in un autentico stato d’angoscia “la sua famiglia”.
A spiegare come e’ avvenuto il ritrovamento proprio Silvia che, dopo aver ringraziato il marito musicista e noto personaggio del mondo dei ragazzi e del sociale del nostro territorio, precisa: “dietro, tuttavia, c’è un lavoro strategico che non sarebbe stato possibile senza le preziosissime volontarie di A.mici Miei Siena che non ringrazieremo mai abbastanza.
Grazie anche a tutti quelli che ci hanno aiutato e sostenuto. Irina Bazhenko per i consigli, Sienasociale.it per l’articolo, i vicini di casa pazienti con noi che giravamo a tutte le ore della notte chiamando la gatta (con il microfono da guida), le persone che hanno condiviso il nostro appello, quelle che ci i hanno scritto e telefonato.
Sono stati tre giorni senza tregua, senza sonno, ma alla fine c’è l’abbiamo fatta.
Grazie a tutti, insomma, davvero”.
Tutto bene quel che finisce bene si dirà. Piccola rivincita per la categoria mariti: per una volta, una moglie riconosce, contemporaneamente: un proprio limite, il ruolo essenziale del marito nella vicenda.
Insieme al ritrovamento, anche questa e’ una notizia.
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