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Il corso per operatrici d’accoglienza presso il Centro Donna chiama Donna, iniziato lo scorso 5 aprile, volge al termine o forse, come direbbe Alessandro Manzoni, “volge a mezzogiorno” per significare il cambiamento, la svolta e la direzione da prendere attuando sul campo quanto finora imparato in teoria.

 Le nuove volontarie 2024

Venerdì 31 maggio ultimo appuntamento in Via Roma presso la sede dell’Associazione e sabato 1° giugno grande mattinata commemorativa a conclusione di un ciclo di incontri di altissimo livello, presso la Sala Aurora del Palazzo della Provincia in Piazza del Duomo.

Durante il corso si sono susseguite figure professionali che operano nei CAV della regione Toscana, ma non solo: donne femministe che hanno fortemente creduto nella giustizia e nell’attuazione della parità dei sessi dando voce a quella che era considerata una categoria inferiore ed incapace di ricoprire ruoli ritenuti di esclusività maschile; donne che hanno studiato assiduamente e che tutt’oggi dedicano  gran parte della loro vita all’accoglienza di donne vittime di violenza; donne instancabili che credono nell’importanza della comunicazione e che si prodigano promuovendo convegni e corsi per informare quante più persone possibili per sdoganare preconcetti incitando al cambiamento culturale; donne che hanno chiarito dubbi spiegando da dove nasce la violenza e fin dove può arrivare e donne che hanno parlato di stereotipi e pregiudizi risalenti ad epoche medievali, ma che tuttora, purtroppo, ci portiamo dietro

Ma anche donne che hanno instillato tanta fiducia, posando piccole gocce di speranza nei cuori delle nuove volontarie, che speriamo possano essere un domani delle risorse importanti, caparbie e dei punti di riferimento.

Di fondamentale importanza è la comunicazione, così come la conoscenza della rete di collegamenti coesi ed efficienti che lavora incessantemente per tutelare tutte le vittime di violenza: una squadra di operatori e operatrici preparati e costantemente aggiornati su aspetti medici e legali affinché chi decide di denunciare, si senta al sicuro e possa sperare di uscire dal tunnel della violenza.

E infine non smettere mai di credere che i grandi cambiamenti nascono da piccoli passi.

Appuntamento sabato 1° giugno dalle 9 alle 13.

Per ulteriori informazioni: https://www.donnachiamadonna.it/

Stefania Ingino

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