Durante la mia piccola grande vita ho conosciuto davvero tanti specialisti e ormai, con alcuni di loro, ho un rapporto unico e speciale:  soprattutto con quelli che credono ancora che il medico non sia un lavoro come un altro, ma una vera e propria missione”.

Mario parla con le parole di sua mamma Manuela. La storia di Mario ci aveva colpito e l’avevamo raccontata sulle nostre pagine: un bambino raro in cerca della sua cura.

Ma oggi, sul suo profilo Facebook, mamma Manuela “tocca” un lato particolare della vicenda umana del suo piccolo affetto da Sindrome Chops: i medici.

Eh si, perché quelli che il lavoro del medico lo hanno cucito addosso, si riconoscono a distanza.
Oggi il dottor Pinto è venuto a visitarmi (per il secondo sabato di fila) e io ho voluto ringraziarlo così, con una carezza”.

Il commento finale non lascia spazio ai dubbi:  “come Fondazione Chops sosteniamo l’importanza delle cure palliative pediatriche, per tutti i bambini che come me sono affetti da patologie inguaribili… per ora… perché la mamma e il papà stanno lottando con tutte le loro forze affinché si trovi una cura per la mia sindrome CHOPS!!! Non fra 20 anni, ma ORA”.

Forza Mario e grazie al mitico dottor Pinto!

Il piccolo Mario e la sindrome CHOPS: una storia di coraggio e di speranza

 

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