Lo ricordo sempre il giorno del “nostro” compleanno, da storica non posso farne a meno perchè c’è stato davvero un 14 luglio che ha “virato” il corso del tempo: era il 14 luglio 1789, era un martedì, e a Parigi avviene l’evento culminante della Rivoluzione francese perchè cade la Bastiglia, simbolo dell’ancien régime.

Per chi era giovincello alla fine degli anni ’70/’80 del secolo scorso il 14 luglio del 1789 quei giapponesi che avevano disegnato il manga famosissimo che girava intorno agli eventi della Rivoluzione Francese fanno morire Lady Oscar, dopo che il giorno prima avevano fatto morire il suo Andrè, entrambi senza sapere che il loro sacrificio per la libertà non sarebbe stato vano.
Per chi una parte di storia è cosciente di viverla nell’oggi, oggi non può che ricordare che La Proposta Cooperativa Sociale Onlus compie 41 anni di attività di lavoro e di inclusione.
Forse era caldo quel 14 luglio 1983 quando Andrea Friscelli e altri medici e infermieri stipularono lo statuto che, di fatto, sanciva la nascita di questa nuova ( e, al tempo, anch’essa rivoluzionaria) realtà.
I manicomi stavano chiudendo e nel fervore di quegli anni si sentiva il bisogno di dare vita a qualcosa di diverso per accogliere alcuni di quei malati che, con la definitiva applicazione della legge Basaglia, avrebbero forse perso un punto di riferimento. Sì, perchè per chi è solo o abbandonato anche un manicomio può essere un punto di riferimento.
E allora si cominciò a dar vita a La Proposta, si continuò a coltivare All’Orto de’ Pecci, si inziò un cammino che, forse, nemmeno loro, al tempo, avrebbero pensato che li avrebbe condotti così lontano. Fino a noi.
Spesso mi sento indegna erede di quelle persone, di quelle idee, di quella ideologia e di quella forza che li animò in quella calda estate del 1983. Tanto è cambiato in questi decenni e, forse, la forza della nostra realtà è stata sapersi adattare a questi cambiamenti, affrontarli, fare fronte comune nelle (non poche) difficoltà.
Mi scorrono davanti volti di persone, voci, poesie, musica delle molte persone che si sono succedute in questi molti anni. Di chi non abbiamo conosciuto di persona ci sono state raccontate le storie, di chi abbiamo conosciuto ma non c’è più possiamo solo rimpiangere il tempo che non vi abbiamo trascorso, di chi è passato e ha preso altre strade si affaccia ogni tanto il pensiero di quale vita starà vivendo. Ognuno di loro, infatti, da qualsiasi strada sia “rotolato” (come scriveva in una poesia il mitico Robertone, al secolo Roberto Caracciolo) ha contribuito a fare di noi quelli che siamo oggi.
A rendere l’Orto de’ Pecci e chi lo abita quello che è. Nelle sue cose buone e nelle sue imperfezioni.
La speranza, comunque e sempre, che per tutti ci sia stata una porta aperta, una possibilità di riscatto (perchè tutti sbagliamo), una nuova occasione per ricominciare o per avere la forza di andare avanti. Il lavoro riabilita e nobilita, lo spirito è sempre stato quello dell’inclusione, la missione di aiutare gli altri (per aiutare noi stessi).
Se guardo a me vedo, in questi miei molti anni all’Orto giorni felici e giorni difficili. Cammini retti e scivoloni. Curvature e inciampi. La speranza è stata sempre quella di trovare una mano che si tendesse per farmi rialzare. Il mio intento è sempre stato quello di porgere una mano a chi si dovesse rialzare. So di non esserci riuscita, ma so di avere le spalle coperte perchè se non ero in grado io, c’era chi dietro di me lo faceva. Anche questo è lo spirito cooperativo. Questo sarà sempre lo spirito che animerà La Proposta.
Sono passati quarantun anni dai lombrichi (questa si racconta un’altra volta) ad oggi.
Buon compleanno La Proposta.
Buon compleanno Orto.
Maura Martellucci

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