Caro diario, continuiamo insieme a raccontare la mia esperienza lavorativa all’Orto de’ Pecci.
Dal primo giorno che ho varcato la soglia della porta della cooperativa La Proposta, la prima impressione che ho avuto è di essere in un posto davvero speciale, l’energia che emanava era così positiva che mi sentivo davvero a casa.
Fin da subito ho sentito il calore di un’accoglienza unica, cosa che a volte è difficile trovare nei posti di lavoro, una sensazione nata perché qui le persone non ti giudicano, e in quel momento ho capito che avrei passato la più bella estate della mia vita.
Ho iniziato conoscere pian piano le persone degli uffici e la tutor che mi avrebbe seguito durante il mio tirocinio in Cooperativa e un po’ di giorni dopo quelle del ristorante e dei servizi ambientali.
Il mio tirocinio consiste nell’aggiornare le pagine social, con le foto degli animali e dei bellissimi panorami che circondano questo meraviglioso luogo, oppure i piatti che vengono preparati in cucina per i clienti realizzati dalle mani di persone speciali che li rendono unici, e quando escono dalla cucina emanano un profumo che ricorda quella dei nostri nonni e di quando andavamo per le festività a mangiare a casa loro.
Quando metti due menti insieme a ragionare escono delle idee meravigliose: io e la mia tutor (che “sopporto”),infatti, abbiamo deciso di creare una raccolta intitolata: “All’orto come in un sogno”. Sono disegni realizzati, da chi vuol far conoscere il proprio talento artistico esprimendo ciò che è per loro stessi, l’Orto de’ Pecci.
E abbiamo anche creato un altro progetto che riguarda l’Orto Medievale con le sue piante medicinali che un tempo servivano a curare le malattie… (ma questo ve lo racconteremo nelle prossime storie…)
Passati quattro mesi dal mio arrivo qui a La Proposta, ho legato molto in amicizia sia con la mia tutor sia con tutti i colleghi.
Sono persone umili con il cuore d’oro ed è raro trovarle, e quando le troviamo le dobbiamo tenere strette nel nostro cuore come un tesoro inestimabile.
Questa esperienza e le persone, per me sarà un grande esempio di vita e di solidarietà, e anche un bagaglio pieno di emozioni da portare con sé per tutta la vita.
Catia Prosperi
il disegno’ e di Mirella Menciassi