Rosanna Bonelli e’ una stella che brilla nella storia di Siena e del Palio. Del suo compleanno abbiamo parlato ieri. Della sua vita che assomiglia ad un romanzo, con pagine anche difficili (sempre affrontate con forza e tenacia) ma le più ricche di molte avventure e voglia di fare e guardare anche oltre i tempi che viveva, desideriamo raccontare. Anche per questo, scriviamo della mostra “Le quattro stagioni” che racchiude la storia e le opere di quattro generazioni di Bonelli / Flamini: dal celebre Luigi Bonelli, a Rosanna Bonelli, a Chiara Flamini Bonelli (figlia di Rosanna e del generale Giulio Bonelli) fino al giovane e talentuoso Giulio Flamini (che del nonno paterno porta il nome: è figlio di Francesco Flamini).

Abbiamo conversato con Chiara Flamini Bonelli, artista eclettica, autrice di Masgalano (2016) e curatrice della mostra che ci racconta di questa ennesima avventura che ha un sapore speciale perché vissuta da tutta la famiglia in un tempo trasversale di generazioni:

Chiara come è nata l’idea della mostra?

Abbiamo iniziato a pensare alla mostra ci è iniziata circa due anni fa perché Giulio da piccolissimo mi vedeva disegnare ed era attratto dall’arte. Ad esempio, quando realizzavo il Masgalano un “paio di dita” ce l’ha messe pure lui perché mi veniva a “tocchicciare” le cose e ha lasciato impresso il segno. Un paio di anni fa io disegnavo, la mamma (Rosanna Bonelli) disegnava e Giulio era lì con noi che disegnava anche lui. Mamma allora disse: sarebbe bello fare una mostra con mio nipote e così è nata l’idea. Con il nipote, pensai, si potrebbe tirare in ballo il nonno Luigi Bonelli, a cui io sono legatissima anche se non l’ho mai conosciuto e quindi ho pensato: perché non mettere insieme le 4 generazioni. Da Qui il nome della mostra. (Tra l’altro quest’anno è anche il settantesimo anniversario della morte di Luigi Bonelli, n.d.r.)

Cosa vuol raccontare la mostra?

La mostra ha lo scopo di far conoscere la nostra famiglia (Bonelli/Flamini), la nostra passione per la bellezza dell’arte in tutte le sue forme. Il nonno (Luigi Bonelli) spaziava dalla pittura, alla radio, al teatro, mamma Rosanna tra cavalli, pittura e musica e in casa si respirano da sempre tutte queste forme di arte e sono state tramandate di generazione in generazione. Anche a me piaciuto dipingere, fare sculture e ho fatto qualcosa di importante e quindi ne sono orgogliosa. Ed è proprio far conoscere una famiglia a suo modo particolare, che ama Siena, le Contrade, è legata a i valori importanti come la forza dei sentimenti e dei legami che abbiamo deciso di “buttarci” in questa avventura.

Quali sono alcune “chicche in mostra”?

Ci sono bozzetti dei costumi della Selva del 1928 di Luigi Bonelli, le caricature, sempre fatte da lui di personaggi importanti degli anni ’20 del secolo scorso, opere di Rosanna che predilige il cavallo ormai è diventato un simbolo dei suoi lavori, e poi i quadri che ho fatto con la mia arte e le mie passioni compreso il Masgalano del 2016 che è una che mi hanno dato più gioia perché è stato per me un orgoglio avere fatto qualcosa per il Palio e per Siena. Giulio li ha “assorbito” questo amore per Siena, per i cavalli, per il Palio. La mostra così vuol far scoprire una famiglia nell’aspetto artistico e il confronto degli stili di generazione in generazione e nel suo insieme obiettivamente è abbastanza è varia quasi, a tratti quasi “confusionaria” per tutto quello che è esposto ma nell’allestirla ho pensato che fosse giusto così, che così rispecchiasse, in un certo senso, la nostra famiglia che “spazia da tutte le parti”.

La mostra “Le 4 stagioni” è visitabile presso la Galleria Olmastroni, all’interno di Palazzo Patrizi, via di Città, 75, fino al 18 agosto e da tutta la redazione di Sienasociale.it grazie a Chiara Flamini Bonelli e auguri a Rosanna Bonelli per questi splendidi 90 anni vissuti al galoppo e sempre in sella. Due grandi donne.

 

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