Durante la riunione di aggiornamento del “Documento di Programmazione Strategica Pluriennale” della Fondazione Monte dei Paschi, tenutasi giovedì 5 settembre, la Consulta Provinciale del Volontariato di Siena, rappresentata dal presidente Mattia Bongini, ha dato il proprio contributo ponendo l’accento sull’importanza di una collaborazione stretta tra associazioni di volontariato e istituzioni locali.
Nel suo intervento, Bongini ha evidenziato come “fare rete” tra volontariato e istituzioni possa non solo valorizzare le associazioni come erogatrici di servizi essenziali, ma anche rafforzarne il ruolo di sentinelle del benessere comune.
La Consulta ha proposto tre azioni concrete per rafforzare questa sinergia:
- Maggiore visibilità per il Volontariato È stato suggerito di potenziare i canali di comunicazione esistenti, come Sienasociale.it, e di sfruttare nuovi canali per promuovere le attività delle associazioni.
- Rafforzamento dei patti di collaborazione: Bongini ha sottolineato l’importanza di incrementare i fondi destinati alle amministrazioni locali per coinvolgere attivamente le associazioni di volontariato nella progettazione e gestione degli interventi sul territorio. Questi patti di collaborazione potrebbero non solo rafforzare il senso di appartenenza e responsabilità ambientale delle comunità, ma anche contribuire a prevenire i rischi del cambiamento climatico e a sviluppare percorsi turistici sostenibili.
- Inclusività nei bandi per le piccole associazioni: Un tema chiave del discorso è stato l’accesso ai finanziamenti per le piccole associazioni, che spesso faticano a partecipare ai bandi a causa di requisiti stringenti come il cofinanziamento. Bongini ha portato all’attenzione il tema di rendere i bandi più inclusivi e accessibili, eliminando le barriere per le associazioni meno strutturate e permettendo loro di partecipare attivamente ai progetti di coprogettazione anche come capofila.
Le proposte presentate dalla Consulta Provinciale del Volontariato di Siena mirano a rendere il volontariato più visibile, inclusivo e capace di contribuire attivamente al miglioramento del territorio e della comunità.
Come ha affermato Mattia Bongini nel suo intervento, “Fare rete davvero non è solo una strategia, ma un’opportunità concreta di crescita e benessere collettivo.”
(nella foto un gruppo di volontari)