Non navigo nell’oro ma offro 500 euro a chiunque mi riporterà la mia gatta Nana, sana e salva, dentro un trasportino. Oppure 250 euro a chi mi fornirà notizie certe, accompagnate da prove reali ottenute sul momento: video, foto chiare e inequivocabili, che mi permetteranno di prenderla, o ancora, se chiamandomi sul posto me la mostrerà”.

Vi ricorderete di lei. Una vicenda particolare che vi abbiamo raccontato in un recente passato. Una giovane donna, Laura, in lacrime con il profondo desiderio di capire cosa sia realmente successo.

Riavvolgiamo il nastro del tempo e proviamo a raccontare questa storia che giunge da un paese alle porte di Siena: Castellina Scalo.

Se la vedete fuori, non provate a prenderla o rincorrerla, scapperebbe sicuramente, è diffidente, e io sarei sul punto di partenza”. 

Nana e’ una gattina particolare. E’ scomparsa il 16 settembre. Da allora, il silenzio. Solo false segnalazioni, gatti che non sono lei.

Proprio la nostra protagonista lo spiega così: “Qualcuno mi ha detto che una macchina rossa l’ha rapita un sabato pomeriggio, davanti la farmacia, intorno alle 15:00. Un altro che l’ha schiacciata un treno: qualcuno l’ha vista da poco dietro la farmacia o al parco. Non so più cosa pensare. Forse è nascosta da qualche parte, sotto un cespuglio, in un garage, vicino al bosco. O, peggio ancora, qualcuno l’ha presa. Magari c’è un vicino che improvvisamente ha una gatta nuova, bellissima, bianca e grigia, con il pelo lungo e gli occhi chiari, un miagolio acuto. Forse passeggiando vedrete qualcosa, una finestra, un segno”.

Poi la conclusione che da tutto il senso di una mancanza profonda.

Io a quella gatta ci tengo davvero. Non è solo un animale, c’è un legame, una storia, un vissuto che probabilmente pochi potranno capire. Ma se qualcuno l’ha presa, se state leggendo queste parole, voglio che sappiate quanto sto soffrendo. Forse pensate che i vostri figli soffrirebbero a restituirla, ma sapete quanto ho pianto io? Quanto ancora sto piangendo? Se l’avete rubata, vi prego, abbiate un briciolo di compassione. Il mio dolore è immenso. Ci sono tanti altri gatti che aspettano una famiglia, ma lei ne aveva già una. Era felice, amata. Vi prometto che non correrà più alcun rischio. Rimarrà al sicuro, non uscirà più da sola. Dopo tutto questo, né io né lei saremo mai più le stesse. Siamo entrambe traumatizzate”.

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