Anche quest’anno a Monteroni d’Arbia e a Sovicille si si è svolta la Pittarosso Parade, la bellissima passeggiata, organizzata dalla Fondazione Veronesi, che ha visto la partecipazione di tantissime persone soprattutto donne.
Il ricavato dell’evento sarà interamente devoluto alla Fondazione Veronesi e servirà a finanziare la ricerca scientifica sui tumori femminili, con un focus specifico sull’avviamento e l’implementazione di una piattaforma innovativa dedicata al tumore al seno.
Abbiamo seguito per voi, presso Monteroni, il serpentone rosa, più di due Km di lunghezza, che si è districato per le strade di campagna intorno al paese; al suo interno, risate, foto, musica, tante chiacchiere, abbracci e tanta voglia di trasmettere forza e sostegno a quelle donne che lottano con la malattia e a trasmettere a tutte le altre l’importanza della prevenzione e della ricerca.
Al rientro, ho avuto modo di incontrare ed intervistare Laura Ceccarelli, referente provinciale della fondazione Veronesi e organizzatrice dell’evento.
Laura, come è andata questa edizione della Pittarosso Parade? Sei soddisfatta?
“Più che soddisfatta, c’è stata un partecipazione eccezionale, quasi 3000 persone! Se pensiamo che solo 4 anni fa, alla prima edizione, i partecipati erano stati 350 capite come sia cresciuta esponenzialmente l’interesse verso questo evento e quindi anche l’attenzione alla tematica della prevenzione dei tumori femminili”.
Oltre ad una partecipazione eccezionale, cosa c’è di diverso in questa edizione secondo te?
“La Pittarosso Parade è diventato in Italia l’appuntamento imperdibile dell’Ottobre rosa. Ma quest’anno in particolare ho notato ,con estremo piacere, una grande partecipazione delle ragazze più giovani, delle adolescenti; per loro, come per tutte le altre, è una giornata di aggregazione e divertimento ma sono sicura che il messaggio dell’importanza della prevenzione passa forte ed è bene che passi già da quell’età perchè la prevenzione ti salva la vita. Inoltre quest’anno abbiamo voluto coinvolgere anche la Coldiretti che ha allestito stand di prodotti biologici a Km 0, perchè prevenire significa anche alimentarsi in modo sano. Un altro messaggio che vogliamo lasciare”.
Quale è prossimo obiettivo?
“Vorrei riuscire a coinvolgere più uomini perchè la passeggiata vuole essere aperta a tutti e soprattutto a quegli uomini che sono alleati di noi donne nella lotta alla malattia. Quest’anno l’evento era volutamente aperto anche alle biciclette per favorire la partecipazione maschile ed in effetti erano presenti circa 50 ciclisti”.
Cosa ha di speciale un evento come questo?
“Passare qualche ora passeggiando tutte insieme all’aria aperta aiuta a prendere la vita con più leggerezza anche per chi sta seguendo percorsi di cura spesso difficili e faticosi sia fisicamente sia psicologicamente; la condivisione aiuta, cosi come aiuta passare qualche ora spensierate”.
Vuoi ringraziare qualcuno?
“Vorrei ringraziare Rossella Cannucciari che mi ha coadiuvato nell’organizzazione e Serena Creatini, che ha contribuito con la sua chitarra ad allietare la passeggiata; un grazie a tutte le associazioni di volontariato di Monteroni che hanno permesso questa bellissima manifestazione. Un grazie di cuore poi va inevitabilmente a tutte voi che avete partecipato.”
Noemi Caro