Questa e’ un storia bellissima. Sembra una favola. Racconta di una donna di “soli” 84 che vive a Buonconvento. Moglie, madre, nonna non rinuncia alle cose che ama: scrivere e fare del bene. Eccola: proviamo a farvela conoscere.
Mietta parlaci di questo tuo impegno, sei donatrice di voce, di cosa si tratta?
“I donatori di voce sono volontari sparsi su tutto il territorio nazionale che dedicano il proprio tempo alla registrazione di opere che vengono richieste da utenti ipovedenti e non vedenti”.
Come e quando ti sei avvicinata a questo impegno come donatrice di voce.
La radio! Amica insostituibile per riempire quelle manciate di tempo libero che come donna, mamma e moglie lavoratrice riuscivo a ritagliarmi nell’allora 1985. Mi attirò la voce profonda e calda di un uomo che illustrava nei minimi dettagli il Centro Internazionale del Libro Parlato, fondato un paio di anni prima per aiutare gli ipo e non vedenti , lanciando anche un appello per donatori/trici di voce di cui il Centro aveva estremamente bisogno. E che aveva un urgente bisogno di donatori/trici di voce. Ricordo ancora che stavo preparando il pranzo, ma mi era talmente interessato l’argomento che avevo scritto velocemente il numero di telefono e chiamato senza lasciar passare del tempo, mentre con un’altra mano cercavo ci portare a termine l’apparecchiatura della tavola. Mi rispose subito il Maestro Gualtiero Munerol, che mi spiegò nel dettaglio cosa avrei dovuto fare per poter diventare donatrice di voce. Nel giro di pochissimi giorni mi è stata consegnata una cassetta (di quelle a nastro!!!), sulla quale ho inciso una pagina della Montagna Incantata di Tomas Mann, e un semplice foglietto scritto a mano dallo stesso Munerol con i vari argomenti da scegliere per leggere e incidere. La mia scelta? Filosofia, Psicologia, Letteratura classica, Storia, Arte e lingue Inglese e Tedesco”.
In quale modo questo impegno ha influito sulla tua volontà di scrivere?
“Non ha influito il mio 35ennale impegno di volontariato come donatrice di voce, ma di sicuro ha arricchito in maniera esponenziale le mie conoscenze anche in quelle materie che mi piacevano e piacciono tanto ancora, ma che i miei studi non mi avevano dato la possibilità di approfondire. Mi è sempre piaciuto scrivere, ma questa mia passione non era stata riconosciuta fino a quando Dio non ha messo sul mio cammino un paio di amiche e amici carissimi, che mi hanno “costretto” a farlo e che, purtroppo, mi hanno preceduto nel lasciare questo mondo”.
Anche i tuoi libri sono disponibili nella versione audio?
“I miei libri sono tutti disponibili nella versione audio e possono essere ordinati al CILP direttamente.
Il Centro ha una biblioteca di 25.000 testi e è specializzata anche per la lettura in Braille, per la visione tattile di quadri e statue, per lo studio di vari strumenti, per canto e ha dei volontari che leggono quotidiani, giornalini per bambini e riviste varie in loco e giornalmente.
Gli utenti possono richiedere la registrazione personalizzata dei testi, anche di studio.
Le numerose richieste pervengono da tutto il territorio nazionale ma il servizio è esteso anche all’estero.
Tra i donatori di voce del CILP ci sono anche i detenuti della Casa circondariale Dozza di Bologna: si tratta del progetto Lib(e)ri in carcere, ideato da Marzio Bossi: “Una sinergia che soddisfa e fa incontrare due diverse esigenze: la difficoltà di lettura autonoma e la possibilità per i detenuti di svolgere un’attività solidale e gratificante”.
C’e’ una situazione o un episodio che ricordi con particolare affetto?
“Qualche anno fa mia nipote partecipò all’iniziativa “i nipoti di Babbo Natale” regalando ad un’ anziana signora in RSA i miei libri audio. Lei non riusciva più a leggere da sola e ne fu così grata che ogni anno da allora mia nipote le spedisce qualche libro audio per Natale”.
Chi può diventare donatore di voce?
“Tutti! La cosa più importante è che valutino bene l’impegno. Spesso le richieste degli utenti hanno dei tempi specifici ed è per questo che bisogna poter essere puntuali nella consegna. Sicuramente l’impegno e’ di almeno qualche ora a settimana”.
Ci sono prerequisiti ?
“Una lettura chiara, espressiva, non monotona, inflessione regionale non marcata ed essere autonomi nell’uso del PC. Quando ho iniziato era davvero un processo complicato ma negli anni il programma è stato migliorato fino ad arrivare ad essere molto intuitivo grazie all’attuale Presidente del CILP Luisa Alchini ed alla professionalità dei suoi collaboratori”.
Tutti coloro che desiderano ulteriori informazioni possono contattare il Centro Internazionale del Libro Parlato ai seguenti recapiti:
Telefono: +39 0439/880425 (da lunedì a venerdì dalle 9:00 alle 12:00)
e-mail: formazione@libroparlato.org
Sara Tommasi Baldi