Pubblichiamo una dedica speciale scritta dal dottor Friscelli a sua moglie Paola che, purtroppo, ci ha lasciati 

Come ogni primo del mese abbiamo un appuntamento ed oggi, dopo aver tante volte reso omaggio alla tua bellezza, con qualche timore, mi appresto a celebrarti con questa foto, che mi emoziona sempre e mi pare mettere in luce una delle tue qualità che più rimpiango.
Eri già visibilmente malata ma l’umore era ancora buono. Per la verità poi ci sono altre foto in cui la situazione è diversa e che faccio ancora un po’ di fatica a vedere.
Ma in generale, rispettando la tua inclinazione alla leggerezza ed a non prendersi mai troppo sul serio, in questa occasione ridacchiavi un po’ ed eri, per me, bellissima.
Hai vissuto la vita con leggerezza, eppure, con grande impegno e mi hai insegnato che, sia pure nel dolore e nella sofferenza della fine, si può vivere la morte, la propria morte, con lo stesso atteggiamento.

Credo, grazie a te, di non avere più tanto timore della morte, ma di come capiterà e di come la vivrò, chissà se riuscirò a seguire il tuo esempio?
Ciao Paolina, è vero, intorno a noi, nel mondo, c’è poco da sorridere, ma il tempo per scambiarci un sorriso affettuoso c’è e lo troveremo sempre, tanto ormai che cambia…
Con tanto amore,

Andrea

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