Di disturbi alimentari non bisogna mai smettere di parlarne perché sensibilizzare ed informare quante più persone possibili sulla tematica, è importante tanto quanto offrire a coloro che ne sono coinvolti una speranza di via d’uscita e di rinascita.

Monica Conforti mamma di Federica che da anni soffre di disturbi alimentari, ci ricorda che nell’ultimo anno i casi di giovani, vittime di anoressia e bulimia, sono in crescita.

Il periodo dell’adolescenza legato a questa patologia non è d’aiuto perché, si sa, è un periodo di trasformazione psicofisica in cui crollano quelle che erano considerate delle certezze per permettere alla propria personalità di affermarsi, sebbene con fatica.

Tutto questo grande cambiamento però è spesso ostacolato dalla visione del proprio corpo che cambia e non tutti sono pronti ad accettare naturalmente questa trasformazione, che innesca paure e fa riaffiorare traumi che si ripercuotono (anche) sull’alimentazione.

Mamma Monica e Federica, il giorno della sua laurea

Emerge quindi la necessità di instaurare un dialogo costante coi propri figli, ascoltarli e osservarli senza invadere o minare la loro sfera emotiva, in questo periodo così precaria; ma a volte, tutte queste precauzioni non sono sufficienti. Chiedere l’aiuto di esperti affinché ci sia una presa in carico più tempestiva e precoce per prevenire la degenerazione e cronicizzazione del disturbo alimentare, è indispensabile anche se troppo spesso non si sa come, ed in quale direzione muoversi.

Monica e Federica con il prezioso aiuto di Daniela Pecchi si sono letteralmente aperte raccontando la loro storia ne Il gioco dell’Oca l’anoressia raccontata a due voci, mettendo in evidenza sia l’aspetto di chi la vive direttamente e sia dei familiari, naturalmente coinvolti ma spesso impreparati.

E’ una questione che non va assolutamente sottovalutata – ci racconta Monica – ma al contrario credo sia importante continuare a parlarne con costanza e perseveranza e non solo nelle ricorrenze annuali. Spesso le famiglie si sentono sole provando ad essere d’aiuto con gli strumenti che hanno e che conoscono, pur non sapendo però che a volte, questi non bastano.”.

“La volontà di far conoscere meglio i Disturbi del Comportamento Alimentare non si è mai esaurita durante questo anno di uscita del libro. E proprio questo desiderio mi ha fatto essere ottimista guardando ad un futuro meno cupo del passato che abbiamo vissuto noi. Il contatto con altre mamme intervenute alle varie presentazioni e che mi hanno regalato la loro esperienza, mi ha arricchita facendomi riflettere ancora una volta sull’importanza di un intervento da parte di operatori professionalmente preparati che, se coinvolti tempestivamente nella cura della persona, possono portare perfino alla guarigione”.

Daniela Pecchi, Monica e Federica autrici del libro

Monica e Federica hanno trovato aiuto in una struttura specializzata del nostro territorio, seppur con fatica “mi piacerebbe che ci fossero più sportelli d’ascolto anche nelle tante associazioni di volontariato della nostra città – ci confessa – e chissà che questa mia richiesta non possa venire accolta… per il bene dei nostri figli e di chi soffre silenziosamente senza riuscire a vedere la luce della rinascita”.

“Inoltre credo sia fondamentale il coinvolgimento delle scuole in cui poter trovare la possibilità e la giusta modalità per parlare di questi disturbi, magari facendo dei percorsi che portino alla consapevolezza di un corpo meraviglioso perché, anche se con qualche difetto, è unico, è vivo e deve rimanere pieno di voglia di vivere!”.

Concordo con Monica aggiungendo che le scuole sono grandi comunità dove i ragazzi vivono tanto del loro tempo, provando una moltitudine di emozioni, paure e disagi che troppo spesso mascherano per timore di un giudizio penalizzante: la possibilità che trovino sia nei docenti e sia nei loro pari una comprensione ed un’apertura al dialogo senza giudizio, credo possa essere per loro di grande aiuto.

Ringrazio Monica, che con la sua sensibilità e disponibilità, continua a voler regalare speranze e sorrisi a chi soffre, sottolineando che è una grande mamma con tanta forza e tanto coraggio!

Stefania Ingino

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