Consigli su come rapportarsi con un riccio. A darli, sulla propria pagina Facebook, i volontari di Anpana: il tutto per evitare il rischio estinzione. Riportiamo il post.

I piccoli di una cucciolata tardiva, nati a fine settembre e inizio ottobre, non hanno più il tempo per raggiungere il peso sufficiente per andare in letargo, cioè almeno 700 grammi.

Girano affamati e disperati di notte e di giorno.

Vanno assolutamente aiutati perché nove su dieci di loro non riuscirà a vedere la primavera successiva e moriranno di fame, malattie e stenti.

Sotto i 500 grammi, in questa stagione, devono essere raccolti e portati ad un centro di fauna selvatica (CRAS) o contattando il 112.

In strutture apposite passeranno l’inverno, verranno curati, nutriti per poi essere liberati con il peso adeguato, almeno 800 grammi, in primavera quando ci saranno di nuovo gli insetti.

Sopra i 500 grammi vanno tenuti d’occhio e bisogna lasciare una ciotola di crocchette di buona qualità e una di acqua fresca tutte le sere in giardino per tutto l’autunno e l’inverno.

Se vengono regolarmente a mangiare li si può pesare ogni settimana e vedere se raggiungono il peso sufficiente, cioè 700-800 grammi.

Se invece trovate un riccio, grande o piccoli, fuori all’aperto in pieno giorno, va sempre raccolto perché in difficoltà.

Si soccorre sempre un riccio trovato a girare in pieno inverno anche se adulto, perché dovrebbe essere in letargo, se è sveglio qualcosa non va.

Se non li aiuteremo nei nostri giardini tra dieci anni i i ricci saranno estinti.
Date una mano per favore.

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