Sant’Ansano. A Siena, ormai, di fatto, non è soltanto il Capodanno Contradaiolo, ma viene sentito come un capodanno civico tout court.

E allora mi permetto di ricordare, in questo capodanno civico, che, negli ultimi tempi, la terra senese ha perso migliaia di posti di lavoro; che recentemente c’è stato lo sconquasso degli operai di Monteriggioni e, in questi giorni, di quelli della Beko che si ritrovano per strada.

In alcuni casi si tratta della perdita del posto di lavoro per entrambi i membri di una coppia familiare. Lo capiamo, vero? Che cosa vuol dire? Non servono didascalie a lettere grandi.

Amici fiorentini mi hanno detto che mettevano i brividi d’emozione quei lavoratori senesi proprio della Beko che, a Firenze, durante lo sciopero generale del 29 novembre, hanno sfilato al canto della Verbena: un modo per sottolineare la loro identificazione con un’intera città.

Che – dico: la nostra città – dovrebbe davvero rendersi conto che la crisi occupazionale di centinaia di lavoratori (e di famiglie) è una cosa che riguarda tutti.

La “Verbena” non deve evocare solo il nostro amore astratto e romantico per Siena; deve essere un canto di coesione, di partecipazione, di consapevolezza.

In questo Capodanno Civico, auguri a tutti noi; auguri Siena. Ne abbiamo realmente bisogno. Buon Sant’Ansano.

Duccio Balestracci

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