Abbiamo intervistato Mattia, per età, il musicista più piccolo di Banda᷉o, che racconta a Sienasociale la sua esperienza come parte dell’orchestra e la sua emozione per la grande partenza di domani
Banda᷉o è una grandissima e vibrante orchestra di percussioni con sede a Poggibonsi (SI) di cui fanno parte tante persone accomunate dalla passione per la musica e dalla voglia di stare insieme, mettendo in condivisione la propria esperienza.
La musica è indubbiamente il leitmotiv che fa da sfondo, o meglio, da sottofondo ritmico a questo esperimento decisamente ben riuscito e di grande successo che ha nome “Banda᷉o” e che oggi si è ormai affermato come una realtà musicale e sociale importante sul suolo senese e, più in generale, italiano.
Partorito da un gruppo di persone amanti delle percussioni e della musica brasiliana, come anche cubana e africana, il repertorio di Banda᷉o offre ritmi originali, composti dal maestro Francesco Petreni, capaci di allietare e travolgere la vita di ciascun componente e di far vibrare l’atmosfera durante le loro performance sia di piazza che sul palco.
La formazione è divisa in varie sezioni ritmiche: timbe, tamborim, repinique, ganzà, agogo’, rullanti e surdi.
Tuttavia, è lo “strumento umano” in primis che i Banda᷉o sono capaci di risvegliare, smuovere e travolgere, grazie alla vibrante e scalpitante energia di un’orchestra che non è una semplice orchestra, ma un’occasione per tutti coloro che hanno voglia sia di mettersi in gioco con la musica, sia di stare insieme.
L’obiettivo è certamente quello di allietare e alleggerire la propria ed altrui vita, sfruttando le potenzialità travolgenti dei ritmi italiani fusi con quelli brasiliani, africani e cubani.
La caratteristica importante dei Banda᷉o è infatti di essere un’associazione aperta a tutti: al fine di promuovere l’inclusione a 360 gradi, mette a disposizione gli strumenti musicali a chi non ne possieda già uno proprio e supporta associazioni, movimenti e iniziative di forte valenza sociale sia locali che internazionali, come Emergency ed Amnesty International.
Bandão vanta 30 anni di storia e più di 600 concerti, fra cui le partecipazioni al Rockin’1000 allo stadio Artemio Franchi di Firenze, al TEDx Roma, al Concerto del Primo Maggio a Roma e Napoli e al Jova Beach Party di Linate, dove ha suonato “L’ombelico del Mondo” con Jovanotti e Salmo, davanti ad un pubblico di 100.000 persone; annovera anche numerose partecipazioni ad eventi internazionali in Regno Unito, Francia, Brasile.
Domani, 23 gennaio, Banda᷉o volerà anche a Cuba.
Insomma, Banda᷉o è una vera e propria famiglia nella quale chiunque può entrare a far parte dando il proprio contributo.
Il ricavato è totalmente devoluto in beneficenza.
A questo punto, dopo aver piacevolmente fatto scoperta di questa realtà a pochi passi da Siena, mi sento entusiasmata e ho tanta voglia di fornire anche io un contributo nel mio piccolo con la speranza che la loro energia non finisca mai.
Mi metto quindi in contatto telefonico con la madre di Mattia, la quale mi passa il musicista dalla voce giovane: non è di molte parole (come lo descrive sua madre), ma la sua emozione è palpabile.
Mattia ha 15 anni, vive a Colle Val d’Elsa e frequenta il secondo anno del Liceo Musicale “Piccolomini” di Siena. Qualche anno fa ha scoperto i Banda᷉o, rimanendone entusiasmato e colpito: così ha chiesto di fare una prova di Primo Livello, dopodiché è entrato nell’orchestra, nella sezione giovanile, di nome “UP!”, a partire da febbraio 2024.
Mattia dichiara di essersi sentito immediatamente accolto e “coccolato” dall’enorme famiglia di Banda᷉o.
Adesso è giunto il grande momento di volare per Cuba: anche se non lo sento dal telefono, il suo cuore batte forte come un vero strumento a percussioni.
Mattia suona il repinique e partirà assieme a suo padre.
Suoneranno a La Habana e prenderanno lezioni da maestri professionisti del posto.
Come ti immagini nel futuro?
Gli chiedo.
Mattia risponde, dopo averci pensato un po’ su: “vorrei far parte di un’orchestra di musica classica”.
Quindi la musica è la tua strada e ti immagini con lei per tutta la vita.
“Sì, certo”
Musicisti o artisti preferiti?
“Non è facile rispondere perché i miei gusti musicali spaziano in tanti generi e in tante epoche. Direi Liszt (musica classica) e Lazza (contemporaneo)”
Lo ringrazio e, prima di congedarmi, scambio altre due parole con sua madre. Mi confida che è contenta di vedere crescere suo figlio sia professionalmente che umanamente.
Anche lei, infatti, fa volontariato e sa bene cosa significa dare un contributo sociale a coloro che ne hanno più bisogno, aggiungendo che non c’è niente di più bello che farlo attraverso la musica.
Il ricavato di Banda᷉o, ci tiene a specificare, è devoluto, tra le tante associazioni, anche alla Favela dos Novos Alagados di Salvador de Bahia.
Condivido appieno il suo pensiero, la ringrazio e le rinnovo un appuntamento per la prossima intervista di Mattia di ritorno da Cuba.
Non vediamo l’ora di sapere com’è andata! Buon viaggio Mattia!
Ilaria Miriam Mennuni