Interpellati con un sondaggio realizzato da Modus Ricerche per Unicoop Firenze, i toscani raccontano il loro Natale: sarà all’insegna della famiglia, del cibo della tradizione e di doni utili

Sarà un Natale classico, all’insegna delle più intramontabili tradizioni: casa, parenti e amici, ricette casalinghe da manuale delle feste, regali di sostanza e all’insegna dell’utile.

Sarà un Natale normale: o almeno così lo desiderano i toscani, interpellati con un sondaggio realizzato per Unicoop Firenze da Modus Ricerche lo scorso novembre, su un campione di oltre 800 intervistati, rappresentativo della popolazione regionale.

Dopo la serie di festività trascorse negli ultimi anni all’insegna dell’emergenza, la ricerca di normalità, di un rassicurante quadro delle abitudini di sempre non stupisce: il 2020 è stato il Natale delle zone a colori e dei divieti più stringenti, il 2021 quello della variante Omicron e il 2022 quello dello shock da inflazione galoppante e del carovita sotto l’albero.

Con due guerre dietro l’angolo e nessun segnale di pace imminente, in un clima di generale incertezza, fra crisi economica e minacce ambientali, i toscani si rifugiano nella tradizione, ultimo baluardo di sicurezza da gustare, almeno durante le feste. A tavola e non solo.

Tavola di famiglia

Stando ai dati della rilevazione di Modus Ricerche, le date rosse per eccellenza, quelle della festa grande, sono il 24 e il 25, una, l’altra o tutte e due: così dichiarano i toscani intervistati, che festeggeranno sia la Vigilia che il giorno di Natale nel 50% dei casi e solo a Natale nel 40%, mentre un 3% non celebrerà la ricorrenza.

L’appuntamento per le feste è a casa propria (54%) o di amici e parenti (40%); se solo un 3% sceglierà il ristorante, la quota di chi ha in programma un viaggio in Italia o all’estero in questi due giorni scende quasi a zero.

Un Natale casalingo, con la cucina nostrana e il ricettario della nonna alla mano: Vigilia di magro e pranzo di festa, a tavola i toscani tireranno fuori il meglio della cucina locale, con piatti della tradizione sicuramente a base di carne per il 79% ma spesso affiancati anche dal pesce (30%) e da piatti vegetariani e vegani (9%).

Poca attrazione esercita a Natale la cucina esotica e fusion (3%) che sempre più spesso fa capolino in tavola nel resto dell’anno. Inutile dire che, quanto a ricette, la cucina toscana e italiana offre l’imbarazzo della scelta: di artusiana memoria, cappelletti in brodo di cappone con secondo di carni lesse, crostini di fegatini di pollo, faraona arrosto e panforte, ma anche lasagne, tortelli di patate al ragù toscano, arista arrosto e anatra all’arancia e, sul fronte mare, cacciucco, baccalà e arrosto di pesce.

Regali sotto l’albero

Desideri sotto l’albero tanti, ma quali doni metteranno davvero i toscani quest’anno ce lo ha svelato l’indagine, secondo cui a prevalere saranno i regali utili: in testa a tutti, metà delle preferenze va a cibovino e ceste gastronomiche che, in tempi di carovita, arricchiscono la tavola familiare e alleggeriscono il conto della spesa. A seguire, abbigliamento e calzature, che si contendono le preferenze di spesa con prodotti per la cura della persona e libri, un regalo per tutte le età che a Natale offre un’ampia scelta di novità fresche di stampa. A scorrere la lista si trovano poi oggetti per la casagiochi per i più piccolidoni solidali e una buona quota di toscani che regalerà soldibuoni spesa e carte regalo, per eccellenza regali antispreco.

Che sia utile o futile, la spesa media per i regali sarà di 168 euro, con circa il 50% degli intervistati che spenderà tra 50 e 200 euro, un 13% che conterrà la spesa entro i 50 euro e un 8% che alla voce regali riserverà fino a 500 euro di spesa. Più del 50% degli acquisti saranno fatti in negozio, mentre un 40% comprerà con un click online. E con buona pace di pubblicità e marketing c’è anche una quota di toscani che non farà regali: a Natale, è il pensiero che conta!

Doni solidali

Per chi sotto l’albero vuole mettere anche la solidarietà, nei Coop.fi non mancano le idee regalo. In sostegno di Casa Marta torna anche quest’anno il panettone artigianale a marchio Banco del Gusto, realizzato secondo la ricetta della cuoca toscana Luisanna Messeri. Acquistandolo, si contribuisce alla costruzione di Casa Marta, una struttura, a Firenze, che potrà accogliere, insieme ai familiari, bambini con patologie cronico-complesse, e nella fase terminale della malattia, potrà offrire loro l’assistenza medico-infermieristica con professionalità di eccellenza del Meyer. Il panettone per Casa Marta è in vendita nella versione da 1 kg, disponibile anche nei supermercati più piccoli, fino al 24 dicembre mentre la versione da 3 kg è prenotabile il 14 dicembre in tutti i Coop.fi.

Fino al 24 dicembre in vendita anche i cesti solidali di ATT, l’Associazione Toscana Tumori. Per ogni cesto acquistato, 5 euro andranno all’associazione toscana che da anni cura gratuitamente e a domicilio i malati oncologici, 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno. Si può scegliere la sfiziosa “versione aperitivo” in un cesto di legno oppure il “cesto con la comoda pentola wok”.

Nei Coop.fi, fino al 17 dicembre, sono in vendita anche le piantine di ciclamino a sostegno di Airalzh, l’Associazione Italiana Ricerca Alzheimer onlus, che sviluppa e promuove su scala nazionale la ricerca medico-scientifica nel campo delle malattie neurodegenerative. A sostegno di Airalzh sono anche i quaderni Pigna che riportano in copertina le opere a colori di Anna che, dopo lunghi anni di malattia, ha lasciato in eredità tanti scritti e disegni, oggi riprodotte su questa linea di quaderni.

 

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