Nel corso dell’anno scolastico passato alcune delle classi dell’Istituto Sarrocchi hanno partecipato ad un progetto intitolato “Read the signs: impara a riconoscere una relazione problematica”, proposto da Soroptimist, club di Siena, in collaborazione con il comune.
Martedì 28 novembre, gli studenti, i docenti, le forze di polizia e lo psicologo, dottor Bonsanti, che ha partecipato agli incontri lo scorso anno, si sono ritrovati nella Sala delle Lupe, in Palazzo comunale, per discutere delle ricadute che il progetto ha avuto sui ragazzi e sulla sua importanza nella sensibilizzazione rispetto al problema, molto attuale, della violenza di genere.
Per il Sarrocchi hanno partecipato gli studenti dell’attuale 2 E Liceo delle Scienze Applicate, accompagnati in questo percorso dalla docente di lettere, Professoressa Morgana Caltabiano, e dalla Professoressa Michela Vanni, referente dello “Star bene a scuola”.
Interrogati sull’importanza del progetto, tutti lo hanno ritenuto non solo interessante, ma anche indispensabile nella formazione di ragazzi giovani che devono acquisire consapevolezza. “Dopo l’incontro con la Polizia – dice Filippo – posso dire di essere più consapevole di ciò che potrebbe accadere dentro una relazione, anche senza accorgersene.” Gli fanno eco Francesca, Martina, Rahel e Ginevra Jacopo, Alessandro, Vittoria e Lisa che sottolineano come “queste attività, svolte da esperti su temi forti ed importanti, come appunto la violenza, dovrebbero essere svolte sempre, indipendentemente da genere ed età, perché nessuno smetta di imparare mai”.
I ragazzi hanno svolto questo percorso prima del tragico fatto che ha coinvolto Giulia Cecchettin, ma nelle loro considerazioni, presentate dopo il femminicidio di Giulia, hanno tutti sottolineato come queste attività dovrebbero coinvolgere anche gli adulti, i genitori. Tra loro, Lorenzo, Jacopo, Alessandro e Tommaso hanno sottolineato come, poiché alla base dell’educazione ci sono i genitori e che sono loro i primi che dovrebbero insegnare ai figli ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, dovrebbero loro stessi seguire percorsi come “Read the signs”.
I ragazzi sono ben consapevoli che il figlio educato in modo sbagliato dal genitore è destinato ad avere lui stesso comportamenti sbagliati, da adulto, e per questo evidenziano l’importanza del coinvolgimento dei grandi, in queste attività che, agli occhi dei ragazzi, favoriranno una buona forma di educazione del figlio o della figlia, senza differenza di genere.
Nel corso della serata in Sala delle Lupe gli studenti del Sarrocchi hanno proiettato un video particolarmente intenso e significativo, che hanno intitolato “LA MORE per L’AMORE”, disponibile al link:
https://clipchamp.com/watch/MCnmf5br5Gt?utm_source=share&utm_medium=social&utm_campaign=watch
nella foto principale Giada Gorini, Filippo Mari, Federico Sampieri