Succede che i percorsi della vita a volte ti riconducono nello stesso posto, un luogo che diventa “casa”, dove si è accolti senza giudizio, si è apprezzati per il proprio contributo e si diventa risorsa per gli altri, alimentando preziosamente noi stessi.
E’ la storia di Valentina e Giacomo, che si conoscono in Misericordia di Poggibonsi e poi si ritrovano, innamorandosi, nello stesso posto, dopo anni di distanza.
Valentina ha quasi 20 anni quando nel 2008 inizia a fare il Servizio Civile alla Misericordia di Poggibonsi. Giacomo ne ha “qualcuno” in più, quasi 36, e viene colpito da quella ragazza dagli occhi grandi che, con passione, si impegna nelle attività quotidiane in Misericordia.
Ma è troppo presto per loro, lui già maturo e lei poco più che una ragazzina. Quella che naturalmente nasce come una simpatia, si ferma e aspetta che il tempo faccia il suo naturale corso, perché quello che è destinato prima o poi si ritrova.
Gli eventi della vita non sono clementi con loro. In comune hanno tante salite, alcune anche difficili da superare. Il ricordo di un percorso scolastico caratterizzato da episodi di bullismo che hanno inevitabilmente condizionato lo sviluppo sereno di entrambi. La morte di persone care scomparse troppo presto.
Quando si conoscono Valentina è diffidente, del mondo, degli altri, forse anche di sé stessa. Negli anni in cui sono stati separati lei fa un complesso lavoro di introspezione, aiutata anche dalla passione per il Tai Chi, una disciplina orientale che le permette, con il tempo, di riappropriarsi della propria identità in maniera equilibrata e serena.
Determinante in questo percorso è la sua maestra Laura che diventa per lei un fondamentale punto di riferimento. Ma la vita continua a non fare sconti e Valentina deve fare i conti con la scomparsa prematura della sua amata maestra, un dolore improvviso che la fa sentire smarrita.
Anche la storia di Giacomo è sofferta. La madre scomparsa prematuramente e l’invalidità del babbo (causata da un incidente), al quale, oggi, dedica praticamente la sua vita. Ha attraversato un periodo buio Giacomo, uno di quelli dal quale è difficile risalire. I fili della loro vita si intrecciano di nuovo nel 2019 ancora una volta in Misericordia e questa volta, per entrambi, è veramente il momento giusto. Il momento giusto per crederci, per abbattere le barriere della diffidenza, per lasciarsi andare ad un sentimento profondo e per viversi, finalmente. Anche la differenza di età diventa un dettaglio, “ Valentina mi è stata mandata dal cielo” mi dice Giacomo commosso. E lo penso anche io mentre li ascolto, perché si completano, si incastrano, si armonizzano. Hanno una storia familiare simile, stesse abitudini di vita, un filo conduttore che li riconduce all’isola d’Elba, luogo del cuore nel quale presto sperano di poter trascorrere una vacanza insieme. Da quattro anni e quattro mesi sono una coppia e presto realizzeranno il loro progetto di convivenza. “ Vogliamo viverci nel quotidiano” mi raccontano. “Durante il Covid ci siamo visti solo in videochiamata ed è stato veramente sofferto quel periodo di distacco” mi spiega Giacomo.
Ma tra le passioni in comune la più grande resta la Misericordia, il luogo che ha permesso il loro incontro. Valentina si occupa di servizi di accompagnamento e di servizi di emergenza. Giacomo si dedica ai servizi ordinari, di manifestazioni pubbliche e del Banco farmaci, quando il carico assistenziale del babbo glielo permette.
Quello di oggi è il loro quinto San Valentino insieme. Festeggeranno con una cenetta intima, in un posto poco affollato, “non siamo amanti della confusione” mi dicono. Apprezzano le cose semplici, i momenti condivisi, i progetti, i valori.
La vita gli ha insegnato a godere degli attimi di serenità, quella che con fatica hanno conquistato, insieme.
Io gli auguro di essere solo all’inizio del loro cammino e di tenersi per mano sempre, come stanno facendo adesso. La vita è meno faticosa se hai qualcuno a cui aggrapparti e a cui tendere il braccio.
Valentina Cappelli
