Correva l’anno 1844, quando Gaetano Milanesi e Gaspero Pini avanzarono al governo di Siena la proposta di sostituire la quattrocentesca Fonte Gaia con una copia in marmo.

L’opera di Jacopo della Quercia, scolpita in blocchi di marmo giallo della Montagnola, era ormai in pessime condizioni di conservazione, dovute alla caratteristica friabilità del materiale utilizzato.

La richiesta rimase inascoltata fino al 1857, quando fu creato un comitato per commissionare la copia in marmo richiesta. Nel luglio del 1858 si decise di affidare il compito a Tito Sarrocchi, che vi lavorò per ben dieci anni, tanto che la sua Fonte Gaia fu inaugurata il 24 gennaio 1869.

Da questo momento l’opera non fu sottoposta a completa pulitura o restauro, se non con piccoli interventi di manutenzione. Ciò fino allo scorso autunno, quando sono cominciati i lavori di pulitura a cura degli allievi della Scuola Edile Senese coordinati da Stefano Landi, docente ed esperto restauratore.

Martedì 27 febbraio, questi lavori volgeranno al termine e Fonte Gaia verrà “restituita” ai senesi. Per questa occasione, alle 18.00, verrà presentato il volume “Fonte Gaia” di Federica Olla, pubblicato dalla Betti Editrice.

L’evento si terrà presso il Siena Experience Italian Hub (Via di Città, 25) e sarà gestito dalla direttrice Barbara Latini con la partecipazione dell’autrice, dei restauratori Elena Batazzi e Giuseppe Onesti, oltre che del sottoscritto.

L’invito è aperto a tutti, nella speranza di vedere un buon pubblico per celebrare al meglio il ritorno alla luce di uno dei monumenti più rappresentativi di Siena.

Michele D’Ascoli (foto di Maura Martellucci)

(Federica Olla e’ anche attrice e, da anni, si dedica alla solidarietà anche attraverso il palcoscenico) 

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