Buongiorno a tutti, cittine e cittini!
Forse qualcuno di voi mi conoscerà già, ma non voglio correre rischi e quindi è bene che mi presenti: sono Otaria la volontaria, e oggi sono qui con voi per parlare di qualcosa di molto, molto importante.
Sono giorni infatti che rifletto su come la vostra società, quella di voi umani, sia organizzata in modo simile a quella di noi otarie: anche noi infatti viviamo insieme, talvolta in grandi gruppi, in delle vere e proprie comunità, direi. E anche la nostra realtà, esattamente come la vostra, è composta da maschi e da femmine, una realtà in cui ogni soggetto contribuisce in qualche modo alla comunità stessa. Siamo, o dovremmo essere, individui con le proprie singole caratteristiche che vivono alla pari. Ma voi sapete cosa si intende effettivamente con la parola “parità”? Se andiamo a spulciare un qualsiasi vocabolario della lingua italiana, sotto la parola parità troveremo scritto più o meno questo: rapporto di uguaglianza o di equivalenza tra due o più termini. Questa spiegazione piuttosto matematica, può però essere applicata anche a noi, al nostro mondo: i maschi da una parte e le femmine dall’altra possono infatti essere considerati i termini dell’equivalenza indicati nel dizionario.
E se è vero che il mondo maschile e il mondo femminile sono, in certi casi, totalmente diversi (mai sentito parlare di Venere e di Marte? Il primo pianeta indica il mondo femminile, mentre il secondo quello maschile e infatti… i due pianeti si trovano proprio ai lati opposti della Terra!), è anche vero che insieme tutti, indipendentemente dal genere a cui appartengono, contribuiscono in egual misura a creare questa realtà.
Quando penso a un mondo fatto di maschi e femmine, me lo immagino così: una grande bilancia, con due lunghe braccia a cui sono appesi due enormi piatti. E su questi piatti, da una parte mi figuro una femmina e dall’altra un maschio. E sapete qual è la cosa più bella? Che la bilancia è in perfetto equilibrio! Le opinioni, le idee, le scelte fatte da ognuno di noi, che sia maschio o femmina, hanno infatti esattamente lo stesso peso.
Non si tratta di essere uguali, nessuno di noi è uguale all’altro, e per fortuna! Si tratta invece di capire che, indipendentemente dal gusto e dall’inclinazione personale di ognuno, maschi e femmine “valgono” allo stesso modo. Così come ciò che pensano, dicono e fanno. Maschi e femmine non sono uguali, ma quel che è certo è che hanno gli stessi diritti e, quindi, devono avere le stesse opportunità.
Parola di Otaria la volontaria!
Otaria la volontaria è il personaggio di Sienasociale.it Nata dalla splendida matita di Elisa Bigio, la nostra protagonista racconta le magnifiche storie di Elisa Mariotti e aiuta i più piccoli “ad entrare” nell’affascinante mondo del volontariato