Una passeggiata particolare per festeggiare la Pasquetta nel territorio chiusdinese. Una nostra proposta per la vostra Pasquetta
Mentre i turisti controllano le previsioni meteo relative a Chiusdino per venire a visitare l’Abbazia e il borgo, i chiusdinesi sperano nel bel tempo per affrontare in serenità il pellegrinaggio organizzato dalla Compagnia di San Galgano, formata da devoti del santo cavaliere eremita, un evento che tradizionalmente si svolge per il Lunedì dell’Angelo.
Per saperne di più chiediamo notizie al Professor Andrea Conti, membro della compagnia e autore di numerosi testi e studi inerenti la storia del territorio.
“Posso dirvi che si tratta di una tradizione antichissima, di cui non si conosce bene l’origine, ma è testimoniata addirittura negli Statuti della Comunità di Chiusdino della seconda metà del XV secolo. In passato era molto più solenne e vi partecipavano centinaia di fedeli, mossi dal sentore religioso. L’itinerario inizia alle ore 8:00 nell’oratorio della Compagnia, a Chiusdino, con il canto delle Lodi del Mattino”.
Chiediamo al professore quale strada viene poi percorsa abitualmente.
“Si prosegue nelle vie del paese per lasciarlo ed inoltrarsi lungo l’antica strada romana che dal paese scende verso il fondovalle.
Una strada ancora a sterro, che attraversa campi e boschi, non sempre facile da percorrere, ma che permette di godere il risveglio primaverile della natura”.
“Perché viene effettuato proprio quel percorso?”
“Un’antica tradizione dice che tale strada sia quella percorsa dallo stesso San Galgano la vigilia di Natale del 1180, quando si diresse a Montesiepi.”
Di fatto, ci ricordiamo che nei pressi della località La Ciava si narra si fosse inginocchiato il cavallo di San Galgano, di fronte alla visione dell’Arcangelo San Michele, e che a commemorazione di ciò un tempo vi fosse una targa, posta sulla pietra testimone di tale genuflessione.
“Quel sasso” spiega Conti “si trova dalla fine degli anni cinquanta nella cappellina della Casa Natale di San Galgano”.
Finito il tratto in mezzo al bosco, all’altezza della frazione di Palazzetto ogni anno il gruppo si ricongiunge alla strada statale e prosegue fino all’eremo di Montesiepi, dove, alle 11:00, viene celebrata la messa dal parroco locale e dai parroci vicini.
Oltre agli abitanti del luogo partecipano al pellegrinaggio anche molti appassionati di trekking, che all’amore per le passeggiate in natura, hanno così modo di unire l’emozione di ripercorrere i passi del Santo e immergersi nei luoghi testimoni della sua storia, così come Giulio Vincenzo Biagini, priore della Compagnia di San Galgano, ci tramanda nel testo: “Memoria e descrizione delle Funzioni solite delle tre Compagnie di Chiusdino (Selva di San Galgano, II volume, anno 1694): ” Pel solito da tempo immemorabile, che, mentre il tempo coll’intemperie o pioggia non impedisca, si va in processione el dì secondo dalla Santissima Resurrezione a visitare l’eremo, et Abbazia di San Galgano à Montesiepi. La detta processione passa la ricordanza di tutti quelli, anche più vecchi, che di presente sono venienti, mà, dalli più vecchi, che si sono conosciuti si hà per antica tradizione che loro l’hanno sempre veduta fare, e sentito anch’essi dire alli loro Antenati, che sempre si è fatta”.
Speriamo quindi che le intemperie, temute anche nel lontano diciassettesimo secolo, non impediscano l’antica tradizione!
Silvia Schiavo