Il ricordo, la memoria di un grande amore. Nelle parole di Andrea Friscelli tutto il senso di un sentimento che va oltre la vita terrena. Lo proponiamo sotto.
Ciao Paola, oggi e’ il tuo compleanno ed è la seconda volta che lo festeggiamo da quando si è instaurata questa condizione nuova e straordinaria che non sto a precisare ma che tutti ormai conoscono.
Nella nostra famiglia le ricorrenze sono state sempre fonti di incontri, forse perfino troppo, come se fossimo stati una famiglia molto tradizionale e attenta alle cerimonie formali (ma, chissà, forse lo siamo!?).
In realtà, a me pare che ogni scusa fosse buona per stare insieme, guardarci negli occhi e arguire, senza tante parole, come stavano andando le cose per ciascuno e tra di noi.
Forse mai un compleanno è passato sotto silenzio ed allora non vedo perché la “condizione nuova e straordinaria” in cui adesso ti trovi, dovrebbe impedirci di stare insieme e ripensare.
Certo tutto sarà affidato più che agli occhi e agli sguardi, ai racconti, alle foto, ai ricordi ed ai pensieri che ne scaturiscono. L’unica cosa che mancherà (tanto, a tutti) sarà la tua fisicità, per il resto ci sarai nel pieno delle tue potenzialità, muta ma parlante.
L’ho già detto, in questo periodo ho scritto molto a te, di te, su di te e penso che questo vada a sostituire il dialogo ininterrotto che abbiamo sempre avuto tra noi e che forse si affievolì solo nelle ultime settimane. Io incredibilmente la presi male ed anche se poi tante cose si sono sciolte dentro di me (ma anche io stavo provando un grande dolore!) solo in questi giorni ho trovato un libro in cui l’autrice vive la stessa tua situazione e riesce a mantenere la lucidità di analizzare quello che le sta succedendo, dando così voce anche a quello che successe a te.
“Ho messo una distanza tra me e il resto del mondo. E in questo resto ci sei finita pure tu [pure voi n.d.r.]. Non sento niente. Né dolore né paura. … Davanti a me non vedo niente…. Quando ci fa male qualche parte del corpo cerchiamo di evitare che qualcuno le si avvicini, e talvolta quello che facciamo per il corpo lo facciamo anche per la nostra anima: cerchiamo di non farci toccare”.
Quanto sento vere adesso queste parole! Come se allora tu ce le avessi urlate in faccia, ma forse nessuno di noi, affogati come eravamo nel dolore di quello che stava avvenendo, le avesse capite in quel momento.
I brani sono tratti da “Come D’aria” di Ada d’Adamo che ha vinto nel 2023 il Premio Strega. L’autrice però morì il giorno prima della proclamazione, il destino oltre che doloroso a volte è anche perfidamente beffardo.
Nell’ultimo post che ti ho scritto facevo cenno in modo un po’ misterioso ad una sorpresa e forse adesso è venuto il momento di dire qualcosa di più.
Sto raccogliendo tutto quello che ho scritto in questi quasi due anni e mi pare che ne venga fuori un percorso emotivo e di pensiero su come ho affrontato il dolore ed il lutto. Ognuno ha il suo percorso, ovvio, ma forse alcuni tratti generali e comuni di questi procedimenti si possono intravedere. Mi piacerebbe mettere a disposizione di tutti quello che ho provato e poi pensato su tali temi, forse un piccolo sostegno, una sorta di personale “road map” che io ho utilizzato e che è disponibile per coloro chi si troveranno in simili frangenti.
Ma, se ci riesco, sarà soprattutto un omaggio al tuo ricordo ed un modo per tenerti sempre con me.
Sienasociale.it ospita con estremo piacere le riflessioni del dottor Friscelli che ringraziamo per la disponibilità. Andrea Friscelli, psichiatra e psicoterapeuta ha lavorato per molti anni nel servizio di Psichiatria della locale ASL, è tuttora attivo anche nel Terzo Settore cittadino come fondatore della cooperativa sociale La Proposta (Orto de’ Pecci) di cui è stato per lunghi anni il presidente. Negli ultimi anni ha pubblicato alcuni libri e si dedica alla riflessione sui fatti felici o dolorosi della vita.
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