Motori roboanti, livree colorate, caschi scintillanti e l’adrenalina della velocità. Non ci sono professionisti ma solo amatori: questo il valore aggiunto.
A mettere tutto insieme la passione di chi corre, di chi vive la pista e il paddock come percorso di sport e di vita: il massimo impegno per dare il meglio di sé stessi. Vincere e’ importante, avere la convinzione di avere dato tutto lo e’ di più : a prescindere dal risultato.
L’avversario in questo scenario e’ una risorsa, non un nemico: perché e’ alla base di un successo quando invoglia ad andare oltre i propri limiti, oltre le personali difficolta’.
Tutta questa bellezza, questo fascino va raccontato: per questo c’e’ il sorriso di Elena Pianigiani. Giornalista, innamorata delle due ruote, passione trasmessale da suo zio Marco e sancita una volta per tutte durante un gran premio al Mugello quando era ragazzina: il cuore batte ogni volta che c’è uno start.
Il racconto di Elena diventa entusiasta, coinvolgente perché vince e perde anche lei: arriva prima e ultima con i piloti.
Ragazzi o adulti non c’e’ differenza. Elena da voce a entusiasmo, delusione, sicurezza, dubbio, rivalsa ai piloti che competono nel Trofeo Italiano Amatori.
C’è poco tempo per i grandi discorsi, chi risponde alle domande ha solo voglia di tornare a correre, a sentire le gomme scivolare sull’asfalto.
“Primo o ultimo non conta.. l’importante è aver dato il meglio di sè in ogni singolo giro”
(Marco Simoncelli)
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