Quando mio marito l’ha portata in casa era piccola e grigia tanto da sembrare un topino, anche per il colore grigio intenso, caratteristico dei gatti certosini.
Lallina ha subito dovuto condividere lo spazio con un altro gatto da poco arrivato – Trippolo – e con due femmine di Jack Russel che, naturalmente, erano le padrone di casa.
Già con l’avvento di Trippolo era stato impegnativo l’inserimento: era arrivata anche lei, altrimenti destinata chissà dove perché nata da una cucciolata in un luogo di campagna isolato e non vigilato.
Si temeva per quei gattini perché non c’era protezione e, soprattutto di notte quando animali notturni e predatori prendono di mira i piccoli nati, la loro vita sarebbe diventata una scommessa . Così Lallina arrivò a casa nostra nella primavera del 2022.
Era nata in un allevamento di conigli tanto che quando arrivò a casa, ed ancora per parecchi giorni a seguire, aveva l’odore caratteristico del coniglio.
Questo destava ancor più curiosità nelle mie due cagnoline che passavano il tempo ad annusarla vigorosamente, dandole spintoni e facendola cadere continuamente perché ancora insicura sulle sue zampette.
Fortunatamente ha subito stretto amicizia con la popolazione a quattro zampe all’interno di casa, sempre con il beneplacito delle due Jack Russel che le insegnavano però a stare a debita distanza quando non erano in vena di giochi o quando era l’ora sacrosanta della pappa: guai ad avvicinarsi, altrimenti scattava il ringhio di ammonimento!
A distanza di tempo è diventata sempre più indipendente e furbetta! Entra ed esce da casa come e quando vuole, ma soprattutto in inverno, quando sul divano davanti al camino sente il calore della legna che arde, schiaccia delle grandi dormite appropriandosi delle brandine e dei cuscini delle cagnoline che sono diventate succube della sua indipendenza e della sua boria di essere una splendida gatta!
Stefania Ingino