Riceviamo e pubblichiamo una profonda riflessione di uno scrutatore che e’ stato recentemente impegnato per le elezioni. Eccola
Ciò che, tra le tante cose, mi rimane di questa tornata elettorale da semplice scrutatore nel seggio 33 di Firenze è la grande esperienza umana vissuta sacrificando, comunque, tempo alla famiglia che mi ha dato questa opportunità e che ringrazio.
Ho avuto l’onore di lavorare con un team di validissime persone.
Abbiamo avuto il piacere di conoscere e di servire tante persone, contribuendo nel nostro piccolo a far funzionare la complessa macchina del complicato sistema elettorale italiano.
Tante persone del popoloso quartiere di San Jacopino a me sconosciute, tante brave persone, tantissime/i non più giovani e spesso con problemi di salute, accompagnati da figli e nipoti, che hanno voluto votare.
L’emozione più grande?
Una elettrice di 75 anni che nonostante i suoi acciacchi fisici e con voce emozionata ma sicura, dopo essere uscita dalla cabina elettorale, nel riconsegnarci la matita ed imbucare la scheda nell’urna, ci ha detto mostrandoci due cose: “questa è la tessera elettorale e questo il documento di mia madre Anna morta il primo di giugno 2024, l’ho portata con me perché lei ebbe l’onore di essere tra le prime donne a cui fu concesso nel 1946 il diritto di votare e lei mai avrebbe rinunciato al voto, mai! Ci tengo a dirvelo perché, anche se lei oggi non c’è più, il mio voto è anche il suo…”
I Diritti che per tanti di noi oggi appaiono scontati per tante persone, e la cui testimonianza va tramandata, 80 anni fa non lo erano affatto.
Non dimentichiamolo…
Pieraffaele Battaglia
nella foto
Chiara De Sando
Tonia D’Orazio
Alessandra Mingrino
Rocco Filippo Alba
Marco Campisi
Pieraffaele Battaglia