A distanza di cinque anni, il progetto “lezioni di clowterapia” riprende vita a Siena tra l’associazione Nasienasi ed un gruppo di medici della Repubblica Popolare Cinese.
Tutto nasce nel 2009 grazie ad una joint-venture tra l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese ed un gruppo di medici cinesi. Nel programma di lavoro insieme, l’AOUS decide di introdurre anche una lezione di clownterapia che desta curiosità e stupore fino a divenire una realtà esportata in Cina e tuttora collaudata.
Raggiungiamo Alessandro Badini (clown Iononsò) che ci racconta la nascita di questa nuova avventura “all’interno di una nostra lezione voluta dall’AOU Senese che ospitava medici cinesi nel 2009, c’è stato un iniziale scambio di impressioni e tecniche di clownterapia interattivo ma non decisivo; l’esperienza determinante avviene intorno al 2015/16 in cui parte dei medici tornati in Italia per la collaborazione con l’AOUS, esprime la volontà di portare la nostra terapia nei loro ospedali. A seguito di questo, nel 2019 prende luce un progetto a livello nazionale della Federazione VIP Italia che vede alcuni nostri volontari recarsi personalmente in Cina, dove il legame si consolida e fortifica. Pensa che nel 2020, quando è scoppiata la pandemia ed inizialmente in Italia non si trovavano mascherine, noi dell’associazione VIP Siena ne ricevemmo grosse quantità dalla repubblica Popolare Cinese, direttamente dagli stessi medici con cui avevamo dato via al progetto”.
“Oggi è stato come riprendere da dove ci eravamo lasciati – continua Alessandro – in cui la dinamica è quella consueta dei nostri allenamenti: creiamo situazioni di coinvolgimento attivo e mai passivo proponendo i nostri giochi, le nostre tecniche e sbloccando la tensione col divertimento. Tutti abbiamo notato un alto interesse da parte loro, tanto che dovevamo finire alle 17 ma siamo andati ben oltre! I medici cinesi erano molto interessati a capire i nostri strumenti, le nostre reazioni di fronte a determinate situazioni delicate e fragili e come emozioni forti ed importanti che si verificano in ospedale, possano essere gestite senza che queste ristagnino dentro, condizionando poi il nostro umore ed il nostro operato durante il servizio. Personalmente sono rimasto molto sorpreso da questo tipo di domande perché ho avvertito la volontà di approfondire il nostro volontariato con l’obiettivo di trasmettere la vicinanza alle persone malate, ponendo l’attenzione non solo alle cure mediche ma anche all’aspetto psicologico ed emozionale, in maniera efficace e fruttuosa”.
Il progetto vedrà i nostri amici cinesi, essere ospiti in Italia almeno quattro volte l’anno per consolidare e potenziare i servizi che grazie al buon cuore della Federazione Vip Italia, si trasformeranno in sorrisi e momenti di spensieratezza per le persone ricoverate.
In servizio oggi insieme a Iononsò, anche Delizia, Maramino, Ninina, Piriddo e Fefé a cui va il nostro consueto ringraziamento per ciò che fanno.
Stefania Ingino