Con estremo piacere, pubblichiamo una lettera che Vanna Galli, presidente di QuaViO odv, idealmente indirizza a suo fratello consapevole che il suo messaggio, dalla terra, può raggiungere il cielo.
Sfoglio la mia agendina e leggo: secondo anniversario della partenza per Zermatt. E’ il 9 agosto.
Non ho predisposizione per le date e per le ricorrenze, ma questa ha segnato un passaggio speciale nella mia vita.
Carlo era morto da poco più di tre mesi, improvvisamente, senza alcun segno premonitore e tu, Andrea, non solo mi eri vicino, ma avevi cura e attenzione nei miei confronti con discrezione e con tenerezza.
Ti sentivo, d’un tratto, come se fossi tu il più grande fra di noi, il fratello su cui potevo appoggiarmi: io che ti ero stata sorella- madre tutta la vita.
In quel periodo lavoravi come pianista all’ hotel Riffelhaus di Zermatt, a 2500 m. di altitudine, di fronte al Cervino.
Improvvisamente un giorno mi telefoni e con voce ferma e colma di gioia mi inviti a raggiungerti, per una vacanza sulle Alpi, come avevamo sempre scelto di fare insieme a Carlo, per camminare nel silenzio e respirare terra e cielo.